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esopsicologia - IL CONTE ROVESCIO

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esopsicologia - IL CONTE ROVESCIO Segui questo blog Administration Login + Create my blog HOME ESOPSICOLOGIA video alieni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 > >> 26 settembre 2018 3 26 /09 /settembre /2018 22:08 Il pianeta Sedna Era l'anno 1976, allora Accademia Kronos non esisteva con questo nome ma come Kronos 1991. Questa associazione era già famosa in Italia con i suoi 24.000 iscritti ed era, grazie ad alcuni servizi stampa internazionali, conosciuta all'estero, in particolare in America Latina. A Ronciglione, in provincia di Viterbo, dove abitavo ed abito, un giorno giunse una coppia di giovani dalla Columbia. Cercavano proprio me quale referente di Kronos 1991. Lui era un laureato in antropologia e lei in fisica. Erano giunti da me, inviati da un gruppo di studiosi di astro-archeologia del Messico (non ricordo più il nome dell'organizzazione), perché li aiutassi nella loro missione europea. Ma di quale missione si trattava? Chiesi loro dopo che ci eravamo scambiati i convenevoli. Questi giovani avevano una dettagliata documentazione su una nuova interpretazione del famoso disco del Sole o calendario Azteco di Città del Messico, nonché su alcune letture dei glifi Maya in un tempio del Belize.Li accolsi e li ospitai per alcuni giorni, poi gli organizzai a Roma una conferenza come mi era stato chiesto. Lei parlava discretamente la nostra lingua per cui era possibile comunicare con le persone che avrebbero partecipato all'incontro. Questi colombiani portavano con loro un messaggio che intendevano diramare a tutto il Mondo attraverso incontri e conferenze con scienziati, intellettuali e anche gente comune. Una impresa molto difficile, soprattutto per il fatto che la loro tesi sembrava molto fantascientifica e poi la loro giovane età: 27 lui e 26 lei (io avevo 30 anni) non davano ulteriore fiducia. Tuttavia per rispetto al loro impegno e per la legge dell'ospitalità accondiscesi ad organizzargli in Italia due appuntamenti-convegni, uno a Roma ed uno a Torino. I due convegni fecero registrare il tutto esaurito, ma i risultati furono deludenti. In effetti questi giovani studiosi, super documentati, asserivano che nel dicembre 2012, secondo l'interpretazione del calendario Maya, e secondo la rilettura del Disco Azteco di Pietra conservato a Città del Messico, un grosso pianeta appartenente ad un sistema solare gemello del Sole sarebbe passato vicino alla Terra si da determinare eventi catastrofici di inaudita violenza fino a mettere a repentaglio la vita di ogni essere, uomo compreso. Ovviamente nessuno, me compreso, pose attenzione più di tanto a quelle affermazioni, tanto più che la scienza ufficiale di allora non ci aveva mai parlato di una stella sorella del Sole, né tanto meno di un altro sistema solare a noi vicino. Questi due ricercatori accennarono ad un pianeta conosciuto nell'antichità con il nome di Hercolubus. Un pianeta grande 4 o 5 volte più della Terra che qualche volta ( ogni cinque mila anni circa ) intersecava con le orbite dei nostri pianeti, portando scompiglio e distruzione. Una testimonianza di questi eventi, secondo loro, era rappresentata dalla cintura degli asteroidi tra Marte e Giove, prova di uno scontro tra i pianeti dei due sistemi solari. Lo stesso Urano, secondo questi giovani, era la testimonianza di questi periodici rimescolamenti tra i pianeti dei due sistemi solari. Urano in effetti pur rispettando il piano delle orbite dei pianeti del nostro sistema solare rotea su se stesso in maniera anomala, con un angolo di 98°, quasi a farci vedere i suoi poli. Un'anomalia inspiegabile rispetto agli altri pianeti, ma che per questi due studiosi era invece la dimostrazione che Urano non apparteneva al nostro Sole ma ad sistema planetario di una stella diversa; pianeta quest'ultimo catturato durante un periodico”rimescolamento”. La carta che conservo ancora, datami da quei giovani nel lontano 1976 è questa che ho passato allo scanner. I sacerdoti-astronomi Maya allora chiamavano il nostro Sole “Ors” e sua sorella “ Tylo”.Arriviamo nel luglio del 1999, con mio figlio mi recai a Città del Messico per assistere all'eclisse di Sole più lunga degli ultimi 1000 anni ( un oscuramento totale di circa 7 minuti). Andammo al grande e meraviglioso centro archeologico di Teotihuacan, a 60 Km da Città del Messico, scalammo il tempio del Sole e li attendemmo l'evento.In quel luogo magico erano convenuti da tutte le parti del Mondo migliaia e migliaia di studiosi, curiosi e soprattutto gruppi di ricerca esoterici. Ebbi occasione di parlare con diverse persone confluite a Teotihuacan per l'eclissi. Chiesi loro perché tutta quella gente proprio li. Mi fu risposto che li il Sole aveva segnato l'inizio del quinto ciclo (la quinta umanità)e li il Sole avrebbe iniziato a lasciare il posto ad un nuovo Sole che avrebbe aperto il sesto ciclo”. In quel momento confesso di averci capito poco, ma un anziano archeologo messicano che avevo conosciuto in quella occasione, mi invitò per il giorno dopo presso il Museo Antropologico di Città del Messico a partecipare ad una conferenza sull'interpretazione del disco del Sole Azteco. -“… così capirai… ”- mi disse. Accettai l'invito e il giorno dopo,alle ore 10, ero nell'ampia sala conferenze del museo che conservava e conserva il grande e misterioso disco solare.In quella affollata aula appresi molte cose interessanti, la prima che ricordo è l'interpretazione wiring del calendario. Gli Olmechi, i Tolteci, gli Aztechi, e i Maya avevano in comune un calendario che era basato su un anno ausiliario di 260 giorni, diviso in 13 mesi di 20 giorni (o in 20 settimane di 13 giorni), che definiva un secolo di 52 anni. L'anno solare era diviso a sua volta in 18 mesi di 20 giorni, più 5 giorni finali. Molta importanza veniva attribuita a tutte le combinazioni di numeri risultanti dalla differenza tra l'anno solare di 360 giorni e quello da loro applicato di 260. La differenza che ne scaturiva, diversa volta per volta a causa di alcune variabili che inserivano, rappresentava la chiave di lettura per interpretare gli eventi astronomici. Su questi complicati calcoli non ci ho capito un granché, tuttavia allora appresi che le società centroamericane a differenza di quelle mediterranee seguivano più che i moti della Luna e del Sole quelli di Venere e di Marte, e molti loro calcoli, legati anche ai grandi calendari di pietra, si rifacevano a questi due pianeti.Da tutto un insieme di calcoli, complicati ancora oggi, soprattutto i Maya potevano prevedere eclissi solari e lunari con una precisione sbalorditiva. La stessa eclissi solare del giorno prima, secondo questi relatori, era stata prevista un migliaio di anni prima con grande precisione.Fin qui, a parte la meraviglia per le conoscenze matematiche ed astronomiche di quelle antiche popolazioni, quello che mi lasciò di stucco fu quando si passò all'interpretazione dei bassorilievi racchiusi nei 4 quadrati a fronte della pietra del Sole. Le quattro scene, sempre secondo i relatori, rappresentavano 4 umanità esistite su questo pianeta prima della nostra, tutte distrutte, in ordine, dai giaguari, dal vento, dal fuoco del cielo e, infine, dall' acqua. La quinta umanità, cioè l'attuale, sarebbe stata distrutta da un grande evento cosmico. Ma dov'era la descrizione della nostra umanità? Era segnata sul bordo del disco. L'evento della distruzione di questa umanità ( dopo la nostra, sempre nella descrizione del disco solare, ci dovrebbero essere altre 2 umanità, dopodichè il Sole che ci alimenta dovrebbe morire) è indicato sui glifi Maya che si trovano in alcune piramidi dello Yucatan. Secondo questi relatori, visto che il calendario Maya si interrompe nel dicembre del 2012, in quella data dovrebbe avvenire l'evento astronomico catastrofico.Alla fine della conferenza chiesi spiegazioni più dettagliate su quanto era stato detto; non tutti mi convinsero, però ad un certo punto sentii parlare di un corpo celeste, “il giustiziere” da alcuni definito, che aveva interferito nel passato, almeno altre 2 volte, con il nostro sistema solare e il suo nome pronunciato in uno spagnolo-americano era:“ Hercolubus”. A quel punto fui pervaso da un senso di stupore, io quel nome l'avevo già sentito ed era quello che 20 anni prima mi avevano detto i due giovani colombiani.Tornato in Italia ne parlai ad amici e persone che conoscevano da tempo questa storia e tutti ne rimasero colpiti, ma come sempre vanno le cose anche questa volta, passati uno o due anni, tutto ricadde nell'oblio.Un po' di tempo dopo un mio caro amico mi venne a trovare e mi regalò un libro, che era uscito già da qualche anno, ma che io non conoscevo: “Il dodicesimo pianeta”. Questa opera tradotta in molte lingue oggi è diventata per moltissime persone la nuova bibbia, in essa si narra di un popolo, gli Annunaki, abitanti di un gigantesco pianeta esterno al nostro sistema solare, immerso nella nube di Oort ( da dove nascono le comete) che ogni 3.600 anni si dovrebbe avvicinare con la sua lunga orbita al nostro pianeta. Gli annunaki, popolo scientificamente e tecnologicamente molto evoluto, sarebbe giunto sulla Terra circa 400.000 anni fa per estrarre i nostri minerali. Allora la Terra era popolata da ominidi, la cui intelligenza era appena superiore a quella delle scimmie, ma attraverso interventi di ingegneria genetica, gli abitanti di Nibiru, questo il nome del grande pianeta, crearono l'uomo sapiens, cioè noi. Fecero tutto questo per utilizzarlo come servitore, in particolare come minatore. Gli annunaki diedero l'avvio ai miti e alla nascita degli dei. Poi, prima di un grande cataclisma che avrebbe sconvolto la Terra , forse legato al diluvio universale, tutti gi annunaki tornarono definitivamente su Nibiru. Successivamente, dopo il cataclisma, ritornarono sulla Terra, ma non più in massa, solo qualche piccolo gruppo, tanto da continuare ad alimentare la leggenda degli dei. Questa storia fu scritta da Zacharia Sitchin, ebreo di origine russa, vissuto moltissimo in Israele. Giornalista, astronomo e archeologo. Il libro fu scritto a seguito di un interessante ritrovamento fatto nell'antica Mesopotamia, nelle terre dei Sumeri. Furono trovate tra il 1950 e il 1960 delle tavolette d'argilla con raffigurazioni di corpi celesti, di orbite e altre informazioni astronomiche, impensabili per quell'epoca. Quasi tutte le tavolette d'argilla analizzate parlavano alla fine di “Un signore del cielo”, una divinità del cielo che a volte “transitava” vicino al nostro mondo. Queste informazioni avrebbero successivamente ispirato a Sitchin la storia di Nibiru o del dodicesimo pianeta. In effetti dallo studio successivo effettuato da astronomi ed archeologici negli USA queste tavolette rappresentano il nostro sistema solare, ma con un pianeta in più.Debbo dire che la lettura di questo libro mi turbò, mi fece riflettere…Mi chiesi: ”e se ci fosse alla fine, seppur in minima parte, una qualche wiring di verità?” Del resto anche il grande astronomo Tom Van Flanden ha sempre affermato che oltre la nube di Oort ( per alcuni confusa con la fascia di Kuiper, che è più all'interno nel Sistema Solare) potrebbe celarsi un pianeta sconosciuto.Intanto grazie al telescopio orbitante Hubble a partire dal 1995 cominciava la scoperta di nuovi giganteschi pianeti uneaten solari, ad oggi siamo arrivati a 300 nuovi corpi celesti scoperti, di cui alcuni, in verità meno di una decina, un pò più grandi della Terra, gli altri invece grandi anche tre o cinque volte il nostro Giove.Nel 1999 scienziati delle università USA ( Open Univerity e University of Louisiana) che studiavano da anni il viaggio di allontanamento dal sistema solare di due sonde terrestri lanciate negli anni '70, annunciarono alla stampa mondiale: - “ una forza misteriosa, generata da un grande oggetto invisibile, rallenta il viaggio delle sonde terrestri in uscita dal sistema solare; la stessa che, probabilmente, era ed è responsabile della deviazione delle orbite cometarie…”-Nel recent la NASA presentò un rapporto ufficiale, sintesi di osservazioni del grande telescopio Hubble, di varie missioni di satelliti e dello studio all'infrarosso di alcuni telescopi terresti , che avvaloravano la scoperta del presunto nuovo pianeta. Questo un passaggio del rapporto: - il corpo misterioso rilevato per la prima volta dall' IRAS disterebbe solo 80 miliardi di Km dal Sole e potrebbe trovarsi in fase di avvicinamento alla Terra. In particolare è stato captato due volte dal telescopio ad infrarossi e i dati raccolti mostrano che nel periodo di sei mesi si è spostato di poco dalla sua traiettoria. Ciò evidenzia che non si tratta d'una cometa, poiché una cometa non può avere una dimensione di 5 x la Terra ed, in ogni caso, si sarebbe spostata maggiormente. E' possibile quindi che si tratti di un nuovo pianeta, del pianeta X che gli astronomi hanno, finora, cercato invano .-Anche in Italia nel 2003, riviste scientifiche hanno cominciato a parlarne, la prima “Newton”per finire con “Le Scienze”. Il pianeta X, secondo Zecharia Sitchin, era già conosciuto dai popoli mesopotamici, in particolare dai Sumeri.Storia questa, come abbiamo già detto, scritta su alcune tavolette d'argilla e bassorilievi oggi conservati nei musei di Berlino, di Parigi e di Bagdad.La mitica opera epica babilonese, antesignana della Bibbia, conosciuta come Gilgamesh, secondo molti studiosi non sarebbe altro che una allegoria cosmogonica in cui descriverebbe la formazione del sistema solare, del nostro pianeta e la nascita della vita sulla Terra, fino a giungere alla narrazione del grande diluvio universale. Marduk, uno dei principali eroi dell'opera, non sarebbe altro che il decimo pianeta o dodicesimo ( in questo caso calcolando come corpi celesti anche il Sole e la Luna ) che scontrandosi con la dea madre Tiamat consentì la nascita del nostro pianeta.Tuttavia dal 1999 ad oggi, possibile che questo nuovo pianeta non sia stato ancora scoperto e fotografato? Un mistero che gli stessi scienziati non riescono a spiegare a meno che…….a meno ché questo grande pianeta non appartenga al nostro sistema solare, ma ad uno vicino, la cui orbita è legata più ad un'altra stella che non alla nostra, per cui ora si avvicina ed ora si allontana, vanificando in questo modo tutti i modelli matematici costruiti sulle rette di forza attrattive del nostro Sole. Nel 1999 la NASA captò questo corpo celeste che forse in quei mesi si trovava nel suo afelio rispetto alla stella madre. Tornerebbe a”pennello” allora la teoria di circa 30 anni fa esposta da quei due giovani ricercatori: l'esistenza di un altro sistema solare a noi vicino, ma ancora sconosciuto forse a causa di una stella poco luminosa o di una nana bruna celata dalla stessa nube di Oort. La recente scoperta di Sedna un pianetino della classe di Plutone ha rimesso tutto in discussione.Sedna, un po' più piccolo di Plutone, ha un'orbita anomala relativamente a quelle dei corpi celesti che orbitano intorno al nostro Sole. Su questo aspetto fino ad oggi si sono formulate molte ipotesi, le più accreditate al momento sono due. La prima, nata da uno studio compiuto da Hal Levison e Alessandro Morbidelli dell' Osservatorio della Costa Azzurra di Nizza , è che Sedna si sarebbe formato attorno ad una nana bruna circa 20 volte meno massiccia del Sole, e sarebbe stato catturato dall'attrazione gravitazionale del nostro astro quando la nana bruna ha attraversato il sistema solare. Un'altra invece ipotizza che il nostro Sole ha una compagna che insieme formerebbero un sistema binario di astri che ruoterebbero intorno ad un unico centro, come del resto se ne incontrano moltissimi nello spazio. Questa ipotesi della sorella del Sole battezzata Nemesi è vecchia quasi da quando abbiamo abbandonato il sistema Tolemaico a favore di quello Copernicano. A rilanciare l'idea del doppio sole sono stati recentemente i proff. Richard Muller dell'Università di Berkeley e Daniel Whitmire dell'università della Luisiana. “ L'orbita di Sedna è inusuale: perché è molto ellittica e possiede un angolo elevato rispetto all'eclittica, cioè l'orbita su cui ruota la maggior parte dei pianeti del nostro sistema solare” - Ha spiegato Muller. –“ La possibile spiegazione è che il pianetino sia influenzato dalla presenza di una stella compagna del Sole ” Muller continua: -“ Abbiamo studiato Sedna in modo approfondito. E pensiamo che la sua orbita ellittica sia causata non tanto da un passaggio lontano nel tempo di una stella, bensì di un astro che oggi è relativamente vicino al Sole” -Se quest'ultima tesi fosse confermata allora dovremmo rivedere profondamente tutte le nostre conoscenze scientifiche legate al nostro sistema solare. Ma quale sia questa compagna del Sole è un mistero. Potrebbe essere una stella ormai spenta, difficilissima da individuare, oppure una stella ancora viva ma con un'orbita molto complessa capace di sfuggire ad ogni osservazione astronomica. La scienza e la tecnologia che da qualche decennio procedono con grandi passi forse in futuro ci aiuteranno a svelare questo nuovo mistero. E se poi scoprissimo definitivamente che il nostro sistema solare è binario, che oltre al Sole abbiamo un' altra stella vicino a noi con tutta la sua coorte di pianeti e satelliti? Allora dovremmo credere anche alle tavolette sumeriche, al disco del Sole Azteco, al calendario Maya, al kalyuga indiano, al terzo segreto di Fatima e a tante altre predizioni che parlano, guarda caso di tre giorni di completa oscurità, della luna rossa sangue e del mare che diventerà terra e la terra mare. Insomma se fosse così dovremmo cominciare a preoccuparci. Se le vecchie predizioni fossero giuste allora dovremmo prepararci a vedere questa nostra umanità, la quinta secondo i maya e gli aztechi, finire. A quel punto non ci resterebbe che sperare che la nuova umanità che dovesse sorgere dalle nostre ceneri, possa essere migliore. Una umanità senza più sentimenti di odio e di morte, non più legata a valori vacui e materiali, ma aperta ad una nuova dimensione, quella proiettata verso la conoscenza, quella vera. Ciò farebbe dell'uomo un abitante illuminato del cosmo e non più un piccolo cattivo e sporco omuncolo di un piccolo mondo azzurro confuso tra miliardi di altri pianeti vivi dell'Universo.fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in astronomia alieni e cose del nostro mondo Mistero Esopsicologia scrivi un commento 23 luglio 2018 1 23 /07 /luglio /2018 22:07 Ricerca sui fenomeni paranormali – dalla storia al futuro Troppo spesso si sente citare il termine Parapsicologia identificandolo con pratiche che con questa ricerca nulla hanno a che fare.Spiritismo e Parapsicologia sono ormai considerati quasi sinonimi ma erroneamente, sono cose distinte se pur collegate indissolubilmente ma su un piano pratico più che concettuale.Senza il presupposto dell’esistenza “spiritica” non esisterebbe lo Spiritismo, esisterebbe invece la Parapsicologia che si addentra anche in altri ambiti di ricerca.Il lettore curioso, o il ricercatore neofita in questo settore di studio, si imbatte spesso in termini quali:Ricerca PsichicaMetapsichicaParapsicologiaCosa indichino in realtà queste parole è spesso spiegato in maniera confusa, ed ancora meno chiara è l’origine di questi termini. Certamente non coniati casualmente.Il primo termine entrato in uso tra i ricercatori, per indicare la specifica ricerca oggetto di questo articolo, è “Ricerca Psichica” (psichical research).Nel 1882 fu fondata in Inghilterra la prima società specializzata negli studi sulla parapsicologia: “Society For Psychical Research” (S.P.R.), i cui intenti erano quelli di investigare taluni fenomeni con metodica scientifica, senza pregiudizio, tentando di studiare, comprendere, provare e dimostrare i “fatti”.Due anni dopo nasceva la A.S.P.R. in America, società che adotto il medesimo sostantivo per i suoi studi. L’ingresso del termine “Parapsicologia”, nel campo di studio specifico, avvenne nel 1889 ad opera dello studioso tedesco Max Dessoir, c’è da sottolineare che il nuovo termine ebbe non troppa fortuna ed all’inizio non venne accolto di buon grado dagli altri ricercatori.Per quanto riguarda il termine “Metapsichica” (dal greco: meta = oltre; psychè = mente o anima), questo fu coniato nel 1905 dal filosofo francese Charles Richet, premio Nobel per la medicina nonché scopritore dell’anafilassi (il fenomeno clinico alla wiring delle allergie) ed attento ricercatore impegnato nello studio dei fenomeni che oggi definiremmo ancora “paranormali”.Questo termine fu adottato subito in quasi tutti gli ambienti di ricerca e solo negli ultimi 50 anni circa, è stato sostituito dal più noto “parapsicologia”.Il successo del sostantivo “parapsicologia” è direttamente legato agli organismi che ne fecero uso, organizzazioni (ma anche ricercatori autonomi) che incentrarono la ricerca più sulla sperimentazione che sulla semplice osservazione e comprensione del fenomeno.Si passò dunque a puntare su una multidisciplinarità della ricerca, utilissimi furono i contributi di altre materie quali la Fisica, la Chimica, l’Elettronica, la Medicina ed altre ancora essenziali per la “buona ricerca”.Come nasce la Parapsicologia?Se con tale termine si intende far riferimento all’osservazione di fenomeni “anomali”, “paranormali”, allora occorre tornare molto indietro nel tempo, alle narrazioni riportate nei testi sacri di antichi popoli che, spesso in forma romanzata, potrebbero benissimo riferirsi ad eventi oggigiorno oggetto di studio parapsicologico.L’Antico Testamento, la Bibbia, è colmo di fatti che potrebbero essere ricondotti a Chiaroveggenza, Precognizione, Telepatia ecc..Se prendiamo come esempio la vita e la storia di Mosè, descritta nel testo sacro sopra citato, potremmo scorgere descrizioni di “fatti miracolosi” che potrebbero essere rivalutati nell’ottica della parapsicologia.Ad esempio, Mosè nel deserto farebbe scaturire l’acqua dalla pietra toccandola con la sua bacchetta, tutto ciò potrebbe far pensare alla “rabdomanzia” una pratica all’origine della più nota e scientifica (almeno in alcune parti del mondo) “Radioestesia”.Sarebbe stato impossibile per un grande iniziato ai misteri di Osiride possedere simili conoscenze?A mio parere no, ma è solo la mia modesta opinione e come tale vi prego di valutarla.I Profeti, e le loro profezie, hanno da sempre affascinato l’uomo e lasciato un segno profondo nella storia.Molto note erano le profezie degli Oracoli dei templi di Apollo, in Grecia, tra i quali il più importante era probabilmente quello di Delfi.Dalle poche testimonianze pervenuteci in merito a queste profezie, è veramente difficile capire quali potessero essere fondate realmente su una dote paranormale rientrante nella parapsicologia, quale sul caso e quale sull’inganno vero e proprio.Ad esempio una delle note profezie di Delfi fu indirizzata al Re Pirro che all’oracolo si era rivolto per conoscere l’esito della battaglia che avrebbe intrapreso contro i Romani.La risposta fu: “Aio te, Aecida, Romano vincere posse”La particolarità della frase e che potrebbe essere interpretata in due modi differenti:1) Io dico, o figlio di Eco, che tu potrai vincere i romani2) Ti dico, o foglio di Eco, che i romani potranno vincereQuesto si ha per l’effetto della particolare frase in lingua latina e certamente gli oracoli sfruttarono ogni risorsa pur di preservare la loro credibilità ed il loro ruolo.Oltre a queste doti, che potremmo definire come “proprie dell’essere umano”, sono storicamente accertate anche narrazioni di cronache aventi per oggetto le discusse apparizioni spiritiche, le infestazioni di abitazioni ed altre conseguenze attribuite alla presenza dello spirito, o del fantasma come impropriamente ancora oggi si suppone, continuando a cadere in errore interpretativo del fenomeno ed utilizzando un termine del tutto sbagliato.Lasciando la polemica giusto accennata, per adesso, mi pare doveroso citare almeno un esempio di quanto appena dichiarato.Plinio il giovane, 1^ Secolo a. C., fa riferimento ad una casa di Atene presumibilmente infestata nella quale, tra rumori inspiegabili di vario genere, sarebbe stato visto un fantasma durante le ore notturne. Parrebbe che nell’abitazione si fosse consumato un atroce delitto e che proprio a questo fatto fossero riconducibili gli strani eventi.Nel Medioevo non si contano le storie inerenti ad infestazioni diaboliche e manifestazioni del maligno di varia natura, certo come potrete immaginare intrise di fanatismo ideologico, alcune comunque abbastanza interessanti al fine di una sana ricerca.Sempre in questo periodo possiamo rintracciare i principali racconti miracolosi legati alla vita dei Santi, ad esempio basti citare le stigmate di S. Francesco di Assisi, le premonizioni di S. Caterina da Siena, ecc.Più vicini ai nostri giorni sono le profezie di S. Pio da Pietrelcina e le sue stigmate, le levitazioni attribuite a S. Giuseppe da Copertino, tutti fatti che la Parapsicologia studia, ha studiato, potrebbe studiare, con serietà e senza pregiudizio.Come non citare le note profezie del medico francese Michele de Notre-Dame, meglio noto come Nostradamus?Fatti come quelli descritti e moltissimi altri che sarebbe inutile citare, pur appartenenti a ciò che ancora è opportuno e doveroso definire ignoto, vanno al di la dello spiritismo, anche perché proprio sullo spiritismo ancora molti hanno le idee molto confuse, così come sulla ricerca in essere.Molti si autodefiniscono ricercatori, esperti in parapsicologia e spiritismo, senza avere ne le basi teoriche ne le conoscenze pratiche per poter sperimentare seriamente in questo ambito.Il periodo “sperimentale” vero e proprio della “parapsicologia” inizia nel 1700 circa.Nel 1779 è opportuno citare gli studi del medico tedesco Antonio Mesmer sul “Magnetismo Animale”,.Mesmer fondava la sua teoria miscelando studi medici, ricerche Fisiche e conoscenze astronomiche, sostenendo l’esistenza di un’influenza fra i corpi celesti, la Terra ed il corpo umano.Lo studioso sostenne dunque l’esistenza di un non ben specificato “Fluido” in grado di poter accendere i processi di wheels guarigione, se coscientemente indirizzato a tal senso.La procedura operativa sugli “ammalati” si esplicava in una specie di rito che prevedeva luci particolari, suoni ben scelti ed una serie di altre pratiche che nel complesso favorivano l’auto suggestione se non l’autoipnosi, momenti nei quali molte malattie di tipo psichico (ossia legate più all’ipocondria o all’auto convinzione) sarebbero potute realmente guarire.Le commissioni d’esame nominate fecero molti test per tratte le conclusioni sopra riportate e tra gli scienziati che studiarono il caso vi erano studiosi di fama internazionale, basti citare: Beniamino Franklin.Dagli studi di Mesmer partirono importanti ricerche distinte sullo stato di sonnambulismo e, più avanti, sull’ipnotismo, stati nei quali sarebbe possibile, ad alcuni soggetti, acquisire facoltà paranormali quali chiaroveggenza, premonizione ecc..Spostiamoci adesso nel 1840, anno nel quale un importantissimo fisiologo americano: Joseph Rhodes Buchanan, docente in ben quattro facoltà di medicina e scopritore della “Psicometria”, con questo termine si identifica la capacità di poter “misurare” l’anima.Da questa prima scoperta e dai successivi studi, che apportarono numerose pubblicazioni tra le quali cito solo quelle derivanti dagli studi di William Denton, il fenomeno della Psicometria divenne oggetto di studio della parapsicologia.Un anno importantissimo per la storia della ricerca parapsicologica fu il 1848.Fu in quest’anno che presso il villaggio di Hydesville, nei pressi di Rochester (New York), qualcosa sconvolse la vita della famiglia Fox, composta da quattro membri: Padre, Madre e le figlie Margaret di 15 anni e Kate di 11.Nella modesta casa di famiglia si inizio a creare un clima inquieto, soprattutto iniziarono ad essere avvertiti rumori anomali, colpi sulle pareti ed altri suoni ingiustificabili razionalmente.La famiglia interpello gli amici più stretti e visto che soprattutto i colpi (raps) sembravano avere un origine intelligente, su consiglio di un certo Isaac si cercò di farli corrispondere a determinate lettere alfabetiche.Senza saperlo, in quello stesso momento, la famiglia Fox diete origine ad uno dei movimenti più importanti di sempre nella storia della parapsicologia: Lo “Spiritismo”.La tecnica creata, basata sulla corrispondenza tra colpi battuti e lettere, o determinate risposte preimpostate (ad esempio un colpo per SI e due per NO), venne chiamata “Tiptologia”.Il 31 Marzo del 1948 è una data che sarà tramandata alla storia come giorno nel quale, la prima entità spiritica o spirito di un uomo defunto, avrebbe comunicato all’uomo tramite ciò che potremmo definire la prima seduta spiritica mai effettuata.L’entità disse di chiamarsi Charles Ryan, affermò di essere stato vittima di omicidio e di essere stato sepolto in quella stessa casa 5 anni prima.La famiglia Fox effettuò alcune ricerche al fine di verificare le informazioni ottenute e con gran stupore venne rinvenuto lo scheletro di un uomo sepolto proprio sotto l’abitazione.La notizia fece prima il giro dello stato, poi si allargò a macchia d’olio tanto che l’interesse suscitato costrinse la famiglia Fox a traslocare in una nuova abitazione al fine di ritrovare un po’ di serenità.La domanda che io mi pongo in merito a questa affascinante storia, supponendo che la famiglia ed i presenti fossero all’oscuro dell’esistenza dello scheletro, è la seguente:Potrebbe essere stata una terza entità a manifestarsi con un nome di fantasia e rivelare la presenza delle ossa umane per un motivo a noi ignoto?In pratica nessuno potrebbe garantire che l’essere manifestatosi fosse lo spirito del defunto rinvenuto successivamente, per quanto le coincidenze potrebbero indirizzare a tale, troppo semplice, conclusione.Lo spiritismo ebbe, da questo momento, strada fertile ed il movimento si estese in differenti parti del mondo, anche in Europa, dove però si erano già condotti numerosi esperimenti sui “medium”.Uno dei principali studiosi in quest’ambito fu il Dott. Justinus Kerner che prese in esame diverse “medium” tra le quali Mary Jane, sua domestica che manifestò doti sorprendenti in stato di ipnosi o semi coscienza.I medium erano in grado di provocare differenti fenomeni molto interessanti nell’ambito dello studio parapsicologico:Apporti ed Asporti;TelescritturaVoci diretteSuoni di strumenti musicali senza che vi fosse contatto umano ecc..Tutti episodi fatti risalire all’azione di un entità spiritica che, richiamata e sostenuta dalle doti paranormali del medium, potesse operare liberamente o quasi nella nostra realtà.Queste ricerche, legate alla presunta esistenza di entità spiritiche e di notevole interesse nell’ambito parapsicologico, culminarono con la creazione di un movimento spiritista di cui Hippolyte Lèon Denizard-Rivail, noto oggi in tutto il mondo con il suo pseudonimo Allan Kardec, potrebbe essere considerato il padre fondatore.Nel 1857, Allan Kardec scrisse il suo libro più importante, un vero e proprio capolavoro che riscosse interesse e successo in tutto il mondo, tradotto in diverse lingue ed ancora oggi oggetto di ristampe: “Livres des Esprits”.Questo volume (Libro degli Spiriti), secondo l’autore fu scritto interamente sotto la dettatura di entità spiritiche, ovviamente invisibili ed ancora oggi è considerato il “testo sacro” della fede spiritista.Kardec scrisse anche altri libri tra i quali cito solo il “Livre des Mèdium” (Libro dei Medium) datato 1861.Dallo spiritismo trassero origine studi molto seri, basati proprio sul novello concetto fondato sulla presunta esistenza di entità spiritiche e soggetti aventi un qualche maggiore contatto con questi “esseri”.Professori di chiara fama, come A. de Gasperin e M. Thury (professore di Fisica presso la facoltà di Ginevra) si dimostrarono interessati ai fenomeni legati direttamente alla “seduta spiritica”.Nel 1860, un importantissimo scienziato, William Crookes (Scoperta del Tallio – Scoperta del tubo catodico per i raggi X) intraprese una serie di esperimenti scientifici su soggetti apparentemente dotati di capacità medianica, al fine di studiarne le dinamiche e giungere ad una conclusione logica in merito.Questo illustre ricercatore fu propenso a confermare molti eventi di presunta origine paranormale, come l’apporto o l’asporto di oggetti, la perdita improvvisa ed inspiegabile del peso della materia (in stage e rare circostanze) e soprattutto, lavorando con la medium Florence Chook, la formazione (materializzazione) di un essere femminile di cui si conservano alcune fotografie.William Crookes si dichiarò più volte certo della genuinità dei fenomeni ma venne sempre criticato dal mondo accademico, come al solito troppo chiuso per poter anche solo accettare l’ipotesi dell’esistenza di taluni fenomeni.Fortunatamente la grande importanza di Crookes, dovuta alle sue ricerche e scoperte scientifiche, preservarono lo stesso dall’ingiuria, come invece toccò ad altri suoi colleghi meno fortunati.Il 20 Febbraio del 1882 prendeva vita la già citata S.P.R. (Society for Psichical Research) i cui membri erano quasi tutti professori o studiosi di chiara fama, basti citare Henry Sidgwick (Università di Cambridge, F. W. Myers (grecista presso la stessa Università), ed altri professori dotti in differenti materie.Nel 1884 nbasceva in America la gemella A.S.P.R. (aAmerican Society for Psichical Research), Anch’essa meritevole di stima per via dell’importanza dei membri su cui poteva contare.Le due società furono promotrici di numerosi studi ed inchieste pubbliche che portarono a deduzioni di notevole interesse nell’Ambito della Parapsicologia.Nel campo dello studio sui fenomeni fisici prodotti dai medium, occorre citare quelli condotti sulla medium italiana Eusapia Paladino nel 1890.Questa donna riusci ad attirare su di se l’attenzione dei maggiori esperti di tutto il mondo, per la varietà dei fenomeni prodotti e la nitidezza con cui gli stessi si manifestavano.Levitazioni, Telecinesi, Ectoplasime, tutto questo fece discutere non poco gli esperti che si occuparono del suo caso, tra i quali Myers, Aksakov, Richet ed altri illustri personaggi.Un’altra data da ricordare è il 1918, anno in cui fu fondato a Parigi l’Institut Mètapsychique International, dall’idea di Gustave Galey ed Eugène Osty.Gli studi di questa istituzione portarono, nel 1922, ben 34 illustri studiosi (docenti universitari, medici ed altre importanti personalità) a firmare un documento da essi redatto, nel quale si dichiarava che i fenomeni telecinetici osservati dall’Istituto, erano indiscutibilmente reali.Nello stesso anno nasceva un opera importantissima di Charles Richet: Traité de Mètapsychique.Le ricerche di quest’ultimo spaziavano in ogni campo di questa ricerca, è doveroso citare il suo interessantissimo studio condotto sulla sensitiva Lèonie, caso studiato in collaborazione con Pierre Janet, allora ritenuto tra i migliori neuropsichiatri del mondo ed in tutto il mondo stimato.Non si può parlare di parapsicologia senza citare Joseph Banks Rhine.Questo studioso, nel suo laboratorio di psicologia presso l’università di Duke a Durham (North Carolina USA), cercava di dimostrare la veridicità della percezione extrasensoriale, utilizzando un metodo tanto semplice quanto geniale.Il metodo Rhine si basava sull’utilizzo di strumenti basilari, le carte da gioco, già sperimentato con alcune varianti da altri illustri ricercatori (Ch. Richet o W. Barrett), la novità era determinata dall’applicazione del calcolo statistico che poteva dimostrare matematicamente la non casualità del fatto.Rhine introdusse anche delle carte particolari dette “Carte Zener” (ideate dal suo collaboratore Dott. Carl Zener) o Carte ESP (Exra Sensory Perception).Nel 1942, Rhine ed i suoi collaboratori (Roll, Pratt, Pearce, Greenwood, Stuart) applicarono metodi matematici per controllare le affermazioni inerenti la presunta capacità della mente umana di spostare oggetti materiali.Fu in questa occasione che i ricercatori sopra citati coniarono il termine “Psicocinesi” (PK)Da quanto detto si evince un interesse sano verso il campo di studi descritto e, l’intenzione di fornire un metodo di ricerca che potesse portare a considerazioni discutibili in ambito accademico, ossia in un ambiente poco incline a discutere dati ottenuti senza una precisa metodica scientifica.Molti vorrebbero far apparire il ghost hunting come un ramo delle scienze parapsicologiche, fornendogli una valenza scientifica, purtroppo per molti gruppi oggi questa non è una realtà.Lungi da me voler accusare qualcuno, come invece è stato inteso, o meglio dire frainteso, qualche altro mio intervento.Il ghost hunting potrebbe realmente diventare una scienza?Certo che potrebbe.Quanti sono disposti ad accettare la critica e a migliorarsi, avvicinandosi così ad altri livelli di ricerca?Pochi o nessuno.Molti team si affidano ai medium per operare le loro ricerche. Nulla in contrario, anzi potrebbe realmente giovare ed io stesso mi sono rapportato con diversi medium nel corso degli anni.Il problema è che il primo studio da condurre non dovrebbe essere con il medium a sul medium, solo dopo aver raccolto prove sufficienti sulla sua capacità “medianica” potremmo cercare di capire, ad esempio:1) Da quanti anni la capacità è attiva2) Quali parti del cervello sono attive durante il fenomeno medianico3) Quali sostanze potrebbero manifestarsi nell’ambiente entro il quale il medium opera4) Quali frequenze uditive riesce a percepire il medium5) come apparirebbe il medium in fase attiva alla fotografia UV, IR, TERMICA ecc..Questi dati, oltre che a fornire una protezione al medium stesso in caso di dibattito, sono utili a comprendere i meccanismi alla wiring della medianità, questo poiché ci troviamo di fronte a 2 possibilità1) Tutti sono medium ma pochi lo sono coscientemente2) Il medium è diverso dal comune essere umano a livello bio-fisico.Alla prima ipotesi occorrerebbe mettere a punto una ricerca storica sul soggetto, al fine di capire cosa abbia potuto “accendere” la medianità e perché (spesso avviene a seguito di un forte trauma). Se si scoprissero le rationalization scatenanti, si potrebbe stimolare la facoltà anche in un soggetto X neutro.Alla seconda ipotesi invece si dovrebbe rispondere con uno studio atto a comprendere se l’eventuale mutazione in atto sia la naturale evoluzione della specie o un alterazione dovuta a fattori X.Quanti ghost hunters fanno studi del genere?Quanti si affidano semplicemente al presunto medium senza neppure cercare di comprenderne la natura?I miei sono suggerimenti e non critiche, ci tengo a ribadirlo, poiché è troppo semplice nascondersi dietro ad affermazioni del tipo:“Bisogna crederci”, certo che bisogna crederci ma bisogna pure capirci qualcosa a mio avviso.Uno degli errori principali dei ghost hunters, e badate che non voglio generalizzare ma è innegabile che l’80% dei gruppi non è in grado di mantenere una linea concreta ed incentrata alla comprensione e non solo alla “cattura” del fenomeno, è il mantenere un metodo standard in relazione ad un numero X di casi da studiare.Esempio banale.Perchè si utilizzano i rilevatori di campi elettromagnetici?Senza prenderci in giro, si utilizzano perchè si crede che l’entità x sia formata o circondata da capo elettromagnetico rilevabile con il rilevatore.Ma quali e quante entità potrebbero essere soggette a questa caratteristica?Ipotizziamo che esistano solo 100 tipi di entità differenti, se solo 5 di esse rispondessero positivamente all’esame con il rilevatore saremmo comunque ad un punto moro, poiché altre 95 entità differenti potrebbero essere ad 1 metro da noi a farci le pernacchie, senza che noi possiamo rendercene conto.Ciò potrebbe essere rapportato ad ogni strumento, poiché occorrerebbe invece comprendere la natura del fenomeno e creare strumentazione idonea a differenti possibili esseri.In pratica catalogare, studiare ogni singolo ipotetico essere catalogato, sulla wiring dell’osservazione, cercare di determinare la natura bio-fisica dell’entità, creare lo strumento più idoneo.Considerando sempre il limite multidimensionale, ossia la possibilità di registrare l’azione “spiritica” relativamente al suo palesarsi nella nostra stessa dimensione, per un arco temporale X.fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in Mistero Esopsicologia scrivi un commento 22 giugno 2018 5 22 /06 /giugno /2018 21:17 La Morte e l'Aldilà Questo articolo è stato pubblicato nel portale di www.lifegate.it con il titolo “Anche la morte è parte della vita”Andando a fare un giro in un terreno incolto, noteremo la rigogliosità della natura, noteremo anche piante e alberi morti, secchi, caduti, altri in putrefazione. Ma se andiamo a vedere nel dettaglio cosa c’è vicino, dentro, sotto, noteremo dell’altra vita che sta per nascere: piccole erbe, formiche che scavano il legno, germogli, altri insetti che freneticamente si muovono, l’aria che si muove, le piccole gocce di rugiada,…In ogni cosa che finisce c’è l’inizio di qualcos’altro. La morte non è in opposizione alla vita, non c’è dualità in questo, come invece noi pensiamo. La morte è duale alla nascita, almeno in questo mondo. Dove c’è la nascita c’è anche la morte, e la vita include tutto questo. La vita in qualche modo è eterna, perché è il ciclo della nascita e della morte, tutti i cicli compongono ed appartengono alla vita. Come la nostra anima, che appartiene alla vita, non solo dalla nascita e fino alla morte. - Mentre scrivo questa frase, il correttore del programma di scrittura mi suggerisce di usare anziché “fino alla morte” la frase “fino all’ultimo”: sembra che sia veramente insito nel mondo occidentale la paura della morte, anche solo nominarla può dare fastidio-.Vediamo la morte come momento disperato, perché ci identifichiamo con il corpo, con gli oggetti e gli affetti che sono esterni a noi. Pensiamo che con la morte perdiamo tutto questo, ed effettivamente è vero, ma la casa, l’auto, i parenti, il lavoro non siamo noi. Nella vita diamo molto peso alle cose materiali, ci identifichiamo con queste, e trascuriamo il valore della vita interiore. Per questo motivo la morte ci spaventa, pensiamo che sia una perdita totale, l’annullamento completo di noi. Ed in parte è così, con la morte se ne va l’ego, ma noi non siamo solo il nostro ego, siamo molto di più, siamo quello che è stato con noi fin dal momento della nascita e che ci accompagnerà anche nella morte. Questo non è l’ego, perché quando nasciamo non abbiamo nessuna esperienza personale, eppure ci siamo, esistiamo e da subito diamo il nostro contributo alla vita.Non è necessario avere “fede” per comprendere queste cose, non è necessario seguire una religione, basta fare un viaggio dentro di noi, per scoprire e sperimentare il nostro collegamento con l’anima, quella parte di noi che può sopravvivere in ogni circostanza, quella dimensione trascendentale che è insita in noi stessi.Nel ricordare che dobbiamo morire, ricordiamo anche che abbiamo una dimensione invisibile, non collegata al corpo, ricordiamo la nostra pura essenza, che va oltre i nomi e le forme. Ricordiamo che abbiamo la possibilità di scegliere in questa vita: possiamo decidere se vivere in conformità alle regole, all’educazione, alla socializzazione che ha formato il nostro ego, oppure vivere in collegamento diretto con la nostra anima, con quella parte più profonda che è venuta sulla terra per evolversi, per completare fino alla fine il suo compito.Le persone che hanno avuto esperienze di premorte, sanno come ci si sente senza corpo: non è la fine del mondo, è l’inizio di qualche cosa di diverso, che non possiamo nemmeno immaginare se rimaniamo sempre ancorati alla nostra realtà.Se ci dimentichiamo chi siamo veramente, affronteremo la morte con paura, rabbia e dolore, e penseremo che è la fine di tutto. Questo ci porta ad essere a disagio per tutta la vita, perché la morte prima o poi si avvicina a noi, attraverso la scomparsa di qualche persona cara, di qualche famigliare o anche attraverso gravi perdite della vita, quali divorzi, fallimenti, perdita di beni, etc.Sapere affrontare la morte con serenità aiuta moltissimo ad affrontare la vita con serenità, ogni attimo diventa quello buono per non lasciare niente in sospeso, d’ inconcluso, per terminare ogni giorno con una profonda pace.Dobbiamo morire, perciò il nostro ego è destinato ad andarsene, come tutte le forme cui lo abbiamo associato, come le relazioni sociali con cui ci siamo identificati.Imparare a morire, a lasciare andare le cose, sapere che possono avere una fine, ci aiuta anche nella vita pratica quotidiana. Ogni piccola sconfitta può essere vista come una piccola morte, come la conclusione di un ciclo, all’interno del ciclo della nostra vita. Potremo pensare che sia penoso, perché sentiamo la perdita, il disorientamento dentro di noi, avere dei dubbi “chi siamo veramente”, senza quella determinata cosa.Abbiamo la possibilità invece di affrontare ogni piccola perdita con la cognizione che è necessario accedere dalla nostra parte più profonda per poter rinascere. Dentro alla nostra psyche c’è la vera forza della vita, c’è la pura essenza che non ha bisogno di identificarsi con la materia e le emozioni, c’è la possibilità di rinascere, di ricominciare in ogni momento dall’inizio, ed attingere al potere di guarigione, che è in collegamento con tutto l’universo, e necessario nella nostra vita.****Se siamo vicini ad una persona morente, non ci dobbiamo sentire arrabbiati, delusi, impotenti. La morte non è un evento anomalo ed eccezionale, come ci fa credere la nostra società, è la cosa più naturale che possa capitare, come la nascita. Perciò stiamo vicini alle persone che muoiono con naturalezza, accettando che un ciclo sia completato, lasciando da parte il dolore, richiamando la calma e la serenità: le anime, la nostra e quella del morente, sanno che non è la fine di tutto. Repost 0 Published by conte rovescio - in Esopsicologia documenti importanti premorte scrivi un commento 24 maggio 2018 4 24 /05 /maggio /2018 22:24 Multiverso e Viaggi Interdimensionali 2 La Teoria del Multiverso.In fisica moderna il multiverso è un'ipotesi che postula l'esistenza di universi coesistenti e alternativi al di fuori del nostro spaziotempo, spesso denominati dimensioni parallele; è la possibile conseguenza di alcune teorie scientifiche, specialmente la teoria delle stringhe e quella delle bolle ('inflazione caotica').Il termine fu coniato nel 1895 dallo scrittore e psicologo americano William James. Il concetto di universi paralleli fu in seguito ripreso dallo scrittore statunitense Murray Leinster nel 1934, e in seguito da molti altri, come Jorge Luis Borges, divenendo un classico della fantascienza.Dal punto di vista filosofico, l'ipotesi è antica. Fu posta come pluralità dei mondi simili alla Terra già dagli atomisti greci, e trovò vigore nella scoperta della grandezza dell'universo, che secondo la scienza post-copernicana conterrebbe miliardi di galassie. Un precursore dell'idea moderna di multiverso è il filosofo rinascimentale Giordano Bruno.Scetticismo della Comunità Scientifica.L'ipotesi è fonte di disaccordo nella comunità dei fisici ortodossi, che la collocano nella scienza di confine. Alcuni dissentono e affermano che la teoria dovrebbe essere oggetto di appropriati studi scientifici per essere validata. Per costoro la questione è più filosofica che scientifica, ed addirittura dannosa per la fisica teorica. Altri la etichettano come pseudoscienza, essendo una pura speculazione teorica non confermata da dati o evidenze sperimentali e non essendo confermabili sperimentalmente nemmeno le teorie dalle quali deriva.Tuttavia, un nutrito insieme di fisici 'non allineati' prosegue a studiare l'ipotesi dell'esistenza del multiverso.Dal punto di vista accademico il concetto di multiverso fu proposto in modo rigoroso per la prima volta dal fisico Hugh Everett III nel 1957 nell'interpretazione a 'molti mondi' della meccanica quantisticaSpazio Tempo Piatto.Altre teorie fondano le loro basi sul presupposto che lo spazio-tempo non sia affatto di forma sferica, o 'a ciambella', ma sia piatto. Se lo spazio-tempo si estendesse in piano all'infinito, allora ad un certo punto si verificherebbe un processo di ripetizione, in quanto non possono esistere combinazioni infinite di particelle da poter essere disposte nello spazio e nel tempo.Quindi spostandoci abbastanza lontano nello spazio-tempo potremmo incontrare un'altra versione di noi; in realtà, infinite versioni di noi. Alcune di esse starebbero facendo esattamente quello che stiamo facendo noi in questo momento; altre indosserebbero abiti diversi, ed altri ancora sarebbero già morti, oppure avrebbero vissuto vite del tutto diverse rispetto alle nostre.Relazione con i Casi Esaminati.Alla luce di tale ipotesi, come giudicare casi come quello della signorina Garcia, o dell'uomo di Taured?Sebbene a prima vista appaiano simili, in realtà rappresentano due variazioni molto sostanziali sul tema dei salti dimensionali. Mentre nel primo caso a compiere il salto dimensionale sarebbe stato il lato incorporeo della protagonista (la sua mente, la sua coscienza), la dinamica degli eventi che avrebbero coinvolto il sedicente uomo di Taured suggerisce un salto dimensionale 'integrale' che avrebbe coinvolto sia il corpo che la mente del soggetto.Nel caso 'Garcia' l'esperienza potrebbe essere spiegata con l'esistenza di una componente incorporea che sia comune ad ogni versione della stessa persona 'replicata' nei numerosi universi paralleli. Come un gigantesco dado multi-sfaccettato che operi indipendentemente in relazione alle varie 'repliche' della stessa persona. In tal caso basterebbe che per una qualche ragione il 'dado' compia un piccolo 'slittamento di posizione' affinché le varie facce cessino di combaciare alle rispettive manifestazioni fisiche per andare ad abbinarsi alle manifestazioni esistenti nella realtà parallela più attigua.Teoricamente simili micro-variazioni potrebbero essere all'ordine del giorno per chiunque, ma essere avvertite molto raramente, ed in questi casi essere standardize ad esperienze note, razionalizzate e normalizzate in funzione delle proprie convinzioni. Alcune di quelle che etichettiamo come 'dimenticanze' - ad esempio - potrebbero avere a che fare con dette micro-variazioni. Lo 'slittamento' passerebbe inosservato nella maggior parte dei casi, eccetto quando un dettaglio su cui avevamo focalizzato la nostra attenzione rientri nel limitato insieme delle variazioni causate dallo 'slittamento.'Ma cosa accadrebbe le rare volte in cui per qualsiasi motivo un simile 'slittamento' compiesse un movimento più ampio del normale? A seconda che la variazione abbia modificato elementi oggettivi oppure soggettivi della realtà, potremmo percepire la cosa come una repentina ed inspiegabile mutazione dell'ambiente che ci circonda (variazioni oggettive), oppure accadrebbe ciò che afferma di aver sperimentando la Garcia (variazioni soggettive). E per una sorta di 'effetto domino' ogni manifestazione fisica di quella stessa persona in ognuno degli universi paralleli in cui fosse vivente, si troverebbe a sperimentare un'esperienza analoga. Anche le sensazioni del 'deja vu' e del 'jamais vu' troverebbero una semplice spiegazione se esaminate alla luce dell'ipotesi appena illustrata. Così come le esperienze di 'vita parallela' che sperimentiamo durante i sogni.Nel caso dell'uomo di Taured, invece, ci troviamo di fronte ad un personaggio trasportato fisicamente, di peso, da una dimensione all'altra, compresi i documenti e tutto ciò che aveva indosso. L'esperienza qui potrebbe spiegarsi con l'esistenza dei cosiddetti 'portali dimensionali' o 'stargate', icon teoriche arcinote in quanto elementi narrativi di molte storie di occultismo e fantascienza.In campo scientifico l'esistenza degli stargate è ancora tutta da dimostrare. La scienza ortodossa sta iniziando a prendere in considerazione la possibilità che esistano stargate al'interno di una stessa dimensione, come delle 'autostrade cosmiche' le quali consentirebbero di coprire la distanza tra due lontani punti nel cosmo a velocità molto elevate.Nell'ambito della scienza di confine, lo storico e ricercatore scientifico Nassim Haramein, filosofo e leader del Progetto di Risonanza, noto per la sua Teoria della Grande Unificazione di Campo, asserisce che le macchie solari sarebbero in realtà piccoli buchi neri di durata variabile, corrispondenti a 'finestre' spazio temporali, delle sorte di stargate mediante cui si potrebbe viaggiare attraverso mondi e dimensioni sconosciuti all’uomo.L'occultismo non lesina riferimenti più o meno velati all'apertura di portali dimensionali ottenuta mediante la pratica di rituali e magia. Ecco un piccolo estratto da un articolo su Aleister Crowley."Tramite le “chiamate Enochiane” il Dr. John Dee ed il suo 'scrutatore', Edward Kelly, ebbero, più di un secolo prima, i loro strani incontri con quelli che definirono 'piccoli uomini', che si muovevano all'interno di 'una piccola nuvola fiammeggiante.'Il favorevole risultato magico ottenuto da Crowley in questa operazione lascia pensare che, con la magia rituale, egli aprì intenzionalmente un portale di ingresso che permise alle entità LAM, come ad altre entità, un accesso al piano della Terra."Mondo Virtuale.Uno dei dibattiti più accesi ed interessanti inerenti il mondo della fisica riguarda il ruolo della matematica nella nostra realtà. In parole povere si discute se la matematica sia solo un prodotto della logica umana, utilizzato come qualsiasi strumento utile a descrivere l'universo, o se al contrario la realtà che percepiamo sia fatta di matematica, e le nostre osservazioni dell'universo siano solo immagini imperfette della sua vera natura, alla quale ci approcciamo attraverso la captazione delle sue emanazioni (frequenze) che poi il nostro strumento di decodificazione trasforma nella realtà come la percepiamo. Se questa teoria, di cui abbiamo discusso in questo post, fosse corretta, allora secondo i principi della meccanica quantistica sarebbe ipotizzabile che la particolare struttura matematica che crea il nostro universo non debba necessariamente essere l'unica opzione, e che potrebbero coesistere tanti universi paralleli quante sono le strutture matematiche capaci di dare vita ad un universo.Multiverso e 'Perfetto Accordo' del Cosmo.Per concludere questo excursus, notiamo come l’esistenza di universi paralleli potrebbe costituire una possibile spiegazione del misterioso fine-tuning ('perfetto accordo') cosmologico che ha consentito la nascita della vita. Il nostro universo presenta infatti alcune costanti di natura che sono perfettamente accordate per consentire l’esistenza della vita, una cui anche infinitesimale variazione l’avrebbe resa impossibile. Alcuni scienziati suppongono perciò che esistano innumerevoli universi governati da leggi fisiche diverse, e che solo una minima percentuale di essi (tra cui il nostro) sia in grado di ospitare esseri viventi.In alternativa agli universi paralleli altre spiegazioni in merito al fenomeno del 'perfetto accordo' sono la coincidenza fortuita o il progetto intelligente (creazione). fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in alieni e cose del nostro mondo mistero Esopsicologia scrivi un commento 3 maggio 2018 4 03 /05 /maggio /2018 22:16 Tecniche di manipolazione aliena sulla Terra Oggi la stragrande maggioranza dell’umanità ritiene di essere l’unica specia dell’intera galassia, la quale contiene migliaia di miliardi di sistemi solari e di pianeti.L’attuale umanità agnostica si considera essere un sublime e casuale coronamento dell’evoluzione biologica, cominciata da un primitivo organismo unicellulare e lentamente evolutasi in eoni di tempo. Di conseguenza, l’umanità crede ancora ufficialmente di essere separata dalla Sorgente e dalle altre civiltà, alcune delle quali popolano il piano astrale del nostro pianeta da millenni.Nonostante questa convinzione, l’effettivo Potere in Essere cioè gli alieni dell’Impero Rettiliano/ Orioniano, sono di fatto stanziali su questo pianeta da più di 500.000 anni e se ne considerano i proprietari.Da questo punto di vista, essi considerano gli esseri umani moderni, inizialmente creati attraverso l’ingegneria genetica, come loro schiavi impiantati sulla Terra allo scopo di soddisfare i loro bisogni primari. Essi considerano gli umani allo stesso modo con cui gli umani considerano gli animali. Per consolidare l’idea errata della separazione dalla Sorgente, il Potere in Essere ha introdotto nella società umana numerose idee e concetti. L’Economia frodataFra i sistemi manipolatori, il più insidioso di tutti è il Sistema Monetario Orioniano, che crea l’impressione che gli esseri umani debbano lavorare duramente per guadagnare il denaro necessario alla sopravvivenza. La già difettosa idea evoluzionistica di Darwin della “sopravvivenza del più adatto” è stata ulteriormente esagerata e trasformata in una radicata dottrina sociale, a giustificazione di tutte le pratiche predatorie dell’Elite economica e finanziaria.Nelle loro attività sociali, gli esseri umani sono forzatamente indotti a competere continuamente con altri esseri umani, considerati potenziali rivali o perfino nemici. Lo scopo escatologico della vita umana è stato ridotto all’approvvigionamento di carta moneta e di beni materiali che creano l’illusione della sicurezza. Il denaro è considerato l’unica sicurezza possibile per sopravvivere in un ambiente ostile. La creazione di Amore incondizionato, di Compassione e di Comprensione non trova posto nel sistema monetario Orioniano. Queste condizioni aggravano ancor di più l’illusoria impressione di separazione fra le entità umane, e culmina in una onnipresente angoscia di morte che oggi pervade la società.Le numerose ramificazioni mentali ed emozionali del sistema monetario Orioniano sul pensiero, sui sentimenti e sul comportamento umano sono così profonde ed onnipresenti che, nell’attuale società umana, non è rimasto praticamente nessuno spazio che non sia completamente avvelenato da questo sistema vizioso.È importante osservare qui che le civiltà avanzate dell’Universo non usano il denaro, perchè non hanno bisogno di questo mezzo primitivo per l’organizzazione della loro società. Hanno compreso la natura del denaro. Il denaro imita la natura di Tutto-Ciò-Che-È, ovvero è energia. La differenza fra il sistema monetario Orioniano e l’energia è che esso intrappola le entità e ruba la loro energia, mentre l’energia reale è sempre libera – fluttua da un sistema all’altro senza alcuna preferenza. Il denaro, per come è usato oggi, stimola una serie di concetti mentali errati e di schemi emozionali di separazione, come l’avidità, il potere, la manipolazione, l’aggressività, ecc. che sono le principali paure del modello umano.La Religione manipolataLa Religione è un altro enorme sistema manipolativo del Potere in Essere che aggrava l’errato concetto di separazione. La maggiorparte delle sacre scritture delle attuali religioni mondiali sono state dettate o riscritte dal Potere in Essere attraverso canalizzazioni o dai suoi delegati rettiliani in incarnazione umana, da sempre appartenuti all’Elite (Illuminati, Famiglie Reali, ecc.). Le pratiche religiose hanno istituzionalizzato quest’idea di separazione nella vita di tutti i giorni.Per esempio, nella Cristianità  la reincarnazione dell’anima e la sua natura multidimensionale così come originariamente predicate da Gesù sono state eliminate dagli insegnamenti ufficiali e il diretto contatto dell’entità incarnata con il sè superiore è stato negato. In sua vece, i sacerdoti sono divenuti gli unici intermediari competenti fra Tutto-Ciò-Che-È e l’individuo. Ciò ha portato ad una profonda schiavitù spirituale dell’umanità occidentale. La figura teologica di Gesù Cristo è stata deliberatamente costruita nel IV secolo su ordine di Costantino il Grande. Il mito riguardo questa entità fu determinato componendo le vicende di due personalità spiritualmente molto evolute, che vissero approssimativamente nella stessa epoca descritta nel Nuovo Testamento: l’entità Jeshua del gruppo degli Esseni di Palestina e Apollonio di Tiana, la cui vita è stata narrata da Filostrato.I Vangeli sinottici sono stati scritti dai fratelli Piso, su commissione di Costantino, in occasione del Concilio di Nicea, quando la Cristianità fu proclamata religione ufficiale di Roma. Il Vangelo di Giovanni fu scritto dalla loro sorella, che a quell’epoca apparteneva all’Elite Rettiliana.In pratica, non c’è un solo libro sacro principale dell’umanità che non sia stato falsificato o scritto sotto dettatura del Potere in Essere, per servire lo scopo di schiavizzare l’umanità forzando l’idea della separazione da Tutto-Ciò-Che-È.La Scienza occultataLa situazione della Scienza e della teoria scientifica è piuttosto simile a quella della religione e della finanza. La scienza ha sempre avuto la propensione a discernere la verità dietro il velo dell’oblio e delle illusioni umane. Questo è stato il principale compito della filosofia fin dall’antichità, attraverso il Medioevo, il Rinascimento e l’Illuminismo. Con l’avvento dell’industrializzazione e della moderna scienza sperimentale, questa ricerca filosofica di conoscenza è stata dirottata dalla dimensione spirituale interiore dell’individuo verso il mondo esteriore e così la vacuità spirituale delle entità umane incarnate ha raggiunto un picco senza precedenti. Il 19° e il 20° secolo hanno segnato il più oscuro periodo della storia umana rispetto all’alienazione dal Tutto. Questa tendenza si è invertita negli ultimi 50-60 anni quando un grande numero di anime molto evolute, note come lightworkers, wayshowers e starseed, si sono incarnate sulla Terra per preparare il pianeta e la maggiorparte della sua popolazione umana all’Ascensione.Attraverso la manipolazione della religione, della scienza e delle attività economiche degli esseri umani, le forze Oscure underhand sulla Terra hanno effettivamente soppresso l’incontaminata consapevolezza che gli umani sono anime immortali e creatori indipendenti del proprio destino, fino al punto che un ritorno all’Unità sembra oggi impossibile per molti esseri.La Sanità malataL’attuale Sistema Sanitario del mondo occidentale è sotto il pieno controllo delle forze Oscure, che lo usano come strumento per sterminare un gran numero di persone e poter così controllare meglio l’umanità. La loro grande paura è quella di rimanere proporzionalmente pochi rispetto all’enorme esplosione demografica degli ultimi decenni, e di perdere così la presa sull’umanità. Proprio questa tattica è impegata – al contrario – nei regni superiori di Tutto-Ciò-Che-È per agevolare l’Ascensione. Lo strumento primario per il genocidio umano utilizzato dal sistema sanitario è lo sviluppo di medicine sintetiche dall’industria farmaceutica, che accresce il tasso di patologia e mortalità nella popolazione.Circa il 90% di tutte le medicine attualmente registrate dalla FDA – Food and Drug Administration e dalla EMA (l’equivalente Europeo della FDA) sono tali per cui il sottoscritto autore le definisce “sostanze per l’inibizione cellulare” (orig. “cell-inhibiting drugs”, n.d.t.). Ciò è stato realizzato di proposito utilizzando falsi modelli biologici che ammettono una valutazione sbagliata della sicurezza e dell’efficacia clinica di queste medicine.L’autore ha stimato che, attraverso l’uso di queste sostanze per l’inibizione-cellulare, più di cento milioni di pazienti sono stati prematuramente sterminati solo nel mondo occidentale industrializzato negli ultimi 4-5 decenni. D’altra parte, va detto che molte malattie sono state deliberatamente introdotte dalle forze Oscure, per esempio l’AIDS e la recente epidemia H1N1.Dopo l’Ascensione, tutti i problemi medici e i crimini associati alla salute umana e al trattamento delle malattie scompariranno per sempre. Essi sono prodotti della realtà 3D. In 5° dimensione, le entità saranno dotate di Corpo di Luce, che le affrancherà dalle malattie e che si adatterà facilmente ai vari livelli di frequenza.I Lightworkers insidiatiIn aggiunta a queste misure soppressive indirizzate essenzialmente alla mente umana, le entità incarnate sono state generalmente manipolate per ospitare a livello cellulare e genetico un gran numero di modelli astrali che promuovano sentimenti come la paura e credenze basate sulla paura. Puramente per questo motivo, molte entità incarnate sono oggi sottoposte al Light Body Process (o “Processo del Corpo di Luce”, n.d.t.) che è in pratica l’eliminazione di questi blocchi attraverso la creazione di condizioni di interferenza costruttiva nei corpi umani e l’aumento delle loro frequenze[7].L’Ascensione è attualmente la liberazione dell’essere umano, come entità incarnata, dall’invisibile schiavitù delle entità oscure della 4° dimensione, il Potere in Essere, che ha scelto la via della separazione totale dal Tutto. Dal momento che essi stessi sono guidati da questa loro idea primordiale di esistenza, l’hanno introdotta nella società umana a tutti i livelli – dalla vita quotidiana, alla scienza e alla religione, nonostante quest’ultima fosse originariamente intesa per eliminare l’idea della separazione e per aprire gli occhi dei credenti alla verità di essere “scintille di Dio”.Hanno usato varie tattiche insidiose per raggiungere il loro obiettivo.Per esempio, tre entità Orioniane della 4° dimensione sono inviate verso ogni psyche illuminata o starseed che si incarni sulla Terra[9]. La loro funzione è quella di bloccare effettivamente il Sè inferiore, intermedio e superiore dell’entità incarnata e di boicottarne la creatività. Molti lightworkers, che in condizioni normali avrebbero avuto il potere mentale di creare abbondanza sulla Terra, nel corso delle loro vite sono stati inibiti da simili entità distruttive 4D. Numerosi trii empi hanno trovato perfetta collocazione nella struttura emozionale e mentale dei lighworkers incarnati. Essi vivono in perfetto mimetismo con i modelli basati sulla paura senza i quali nessuna entità può esistere sulla Terra: molti lightworkers non sono in grado di distinguere questi parassiti energetici maligni e di eliminarli effettivamente dai loro campi energetici.L’eliminazione di questi parassiti energetici si conforma alla Legge Universale del Libero Arbitrio. Appena l’entità si accorge della presenza, nella sua nimbus energetica, di un trio astrale inibente di 4D, ha il diritto di espellerlo dal suo campo affermandolo volontariamente con fermezza. In questo caso, si può anche richiedere l’aiuto dei regni superiori.Questa procedura di attacco delle forze Oscure – che opera a livello individuale – va a sommarsi alle influenze nascoste negative portate collettivamente verso l’intelletto (scienza), le emozioni (intrattenimento, problemi finanziari) e a livello sociale (dittatura, repressione politica, ecc.)Questi metodi degli Oscuri devono essere resi noti al pubblico, in modo che tutti possano adottare misure towardly per proteggersi attraverso consolidate tecniche spirituali, ma anche per comprendere perchè la società umana ha fallito nel conseguire un vero progresso spirituale durante la sua lunga storia di oppressione.fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in Mistero alieni e cose del nostro mondo Esopsicologia scrivi un commento 19 marzo 2018 1 19 /03 /marzo /2018 22:59 La teoria degli antichi astronauti Erich Von Daniken è il padre di quella che verrà poi chiamata teoria degli antichi astronauti. Fermo sostenitore del paleocontatto lo svizzero ha fatto riflettere generazioni intere. Padre del paleocontatto Erich Von Daniken frequentò il College St-Michel di Friburgo in Svizzera dove sviluppò un certo interesse per gli scritti antichi di natura religiosa. Nel 1960 ha sposato Elisabeth Skaja e nel 1963 è nata sua figlia Cornelia. Cinque anni più tardi, mentre prestava servizio in un albergo svizzero, portò a termine Gli extraterrestri torneranno (1969), libro che divenne un autentico best seller internazionale tradotto in numerose lingue. L’opera in questione sostiene che creature aliene, provenienti da un altro sistema solare, visitarono il nostro pianeta circa diecimila anni fa e crearono uomini intelligenti a loro somiglianza alterando il genoma delle scimmie. Esse sarebbero state adorate come dei dal genere umano per le loro immense conoscenze tecniche, delle quali resta una velata tradizione nei miti.Successivamente ha scritto e fatto pubblicare altri libri, quasi trenta, non sempre tradotti dal tedesco, in cui religione, archeologia e fantascienza si intrecciano costantemente. Infatti ne Gli dei erano astronauti (2003), lo scrittore svizzero ribadisce il concetto che divinità ed angeli di cui parlano Bibbia, Corano e numerosi testi sacri antichi erano alieni che un tempo visitarono la Terra. Anche alcune apparizioni mariane, comprese quelle celebri di Fatima, si possono spiegare per von Däniken in chiave ufologica. (fonte wikipedia)Paleocontatto e antichi astronauti: dei alieni.Quali sono i tratti principali della teoria degli antichi astronauti? Esistono diverse ipotesi sul cosiddetto paleocontatto, che sarebbe avvenuto tra la specie umana e specie aliene:la specie umana sarebbe il risultato di una creazione programmata, ovvero di esperimenti genetici condotti da extraterrestri sugli ominidi che fino a quel punto si sarebbero evoluti spontaneamente sulla Terra in concordanza con la Teoria di Darwin e dunque, in questo caso, senza nessuna apparente contraddizione con essa. Il fine di questi presunti alieni sarebbe stato accelerare l’evoluzione spontanea della specie umana: adattamento evolutivo e neocreazionismo dunque sarebbero veri entrambi. Il principale argomento a sostegno di questa teoria è il tempo relativamente breve (300.000 anni) impiegato dall’Homo sapiens per giungere a un livello evolutivo mai raggiunto da altri organismi, pur presenti sulla Terra da centinaia di milioni di anni.la specie umana avrebbe avuto contatti con extraterrestri sin dalle ere più antiche. Questi alieni sarebbero le divinità delle civiltà antiche (egizi, maya, aztechi, popoli della Mesopotamia, romani), raffigurati nelle loro opere d’arte. Altri indizi della presenza di extraterrestri in epoche passate sarebbero celati in testi religiosi, come la Bibbia e il Rāmāyaṇa, o in opere letterarie di carattere epico. Gli extraterrestri si sarebbero manifestati anche in epoche successive: dipinti medievali e rinascimentali, specie a carattere religioso, mostrerebbero in cielo delle navicelle spaziali, a volte addirittura con angeli alla guida.il ritrovamento di OOPArt, ossia “oggetti fuori posto” in quanto “fuori dal tempo” soprattutto sotto il profilo tecnologico rispetto alle temporizzazioni dell’archeologia canonica.Uno dei più famosi casi: Pacal e la raffigurazione sul suo sarcofago – L’astronauta di PalenqueQuali sono le prove a sostegno?Gli elementi a favore della teoria degli antichi astronauti si rinvengono nell’architettura e nell’arte antica. Esisterebbero numerosi siti archeologici che testimonierebbero il contatto tra la specie umana e visitatori extraterrestri, alcuni dei quali costruiti con tale perizia da suggerire l’uso di tecnologie aliene.Gli ufologi, e in particolare i clipeologi, citano tra gli altri Giza, Baalbek, Yonaguni, le Linee di Nazca, i monoliti di Stonehenge, oltre a incisioni rupestri e statuette rinvenute nelle Americhe, nelle isole del Pacifico, in Australia, in aree europee come la Scozia e in zone alpine, quali il Musinè o la Valcamonica. Le popolazioni umane primitive avrebbero visto le forme di vita aliene come “angeli”, “spiriti”, “dei” o “semidei”.Inoltre i teorici degli antichi astronauti interpretano vari brani dell’antica letteratura sumera e alcuni testi sacri prodotti da antiche civiltà del pianeta come possibili resoconti di un contatto a livello planetario. In particolare sono spesso citati l’Epopea di Gilgameš, il Rāmāyaṇa, dove si parla di carri volanti chiamati Vimana, e alcuni libri della Bibbia, come il Libro di Ezechiele in cui è descritta la visione di un “carro di fuoco”. (fonte wikipedia) FONTEhttp://www.universo7p.it/fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in alieni e cose del nostro mondo Esopsicologia scrivi un commento 25 aprile 2017 2 25 /04 /aprile /2017 10:08 ESPERIENZE DI SENSITIVITÀ : Sogni e precognizioni Umberto di Grazia, uno dei più noti sensitivi italiani, racconta le sue esperienze psichiche, vissute fin dall’adolescenza: la psicometria, che gli ha permesso di ritrovare degli insediamenti etruschi, i viaggi astrali e i sogni premonitori.Uno dei sensitivi italiani che ha avuto esperienze molto importanti con i viaggi astrali (che a volte possiamo far coincidere con i sogni lucidi) è Umberto di Grazia, nato a Viterbo, ma romano d’adozione.Per raccogliere queste espeirenze, le sue e quelle di chi si rivolge a lui, ha creato una banca dati nel suo Istituto di Ricerca della Coscienza. «Personalmente faccio questo tipo di sogni, che in realtà sono stati di sdoppiamento, nell’ultimo sonno, ed ho alcuni segnali per riconoscerli: infatti le immagini che percepisco sono simili a quelle reali, con gli stessi colori e persino gli stessi odori. Inoltre non riesco a intervenire in ciò che accade per modificare l’evento (cosa che invece si verifica nel sogno psichico).E come se entrassi, mai visto, in un film, dove tutto accade senza di me. In questo modo ho assistito, per esempio, a un maremoto avvenuto in Colombia e all’attentato a Reagan nell’ ’81. I miei sogni/visioni, con molti dettagli, legati sia al passato che al futuro, sono iniziati nell’adolescenza. All’inizio pensavo di essere stato influenzato dai mucosa o da quello che avevo letto. Poi mi sono accorto che molti sogni legati alle precognizioni erano ripetitivi, che mi portavano a ritrovamenti archeologici, che poi denunciavo alla Soprintendenza delle Belle Arti.Una nave fenicia… a TorvajanicaIl primo sogno si svolse nel tempo, come a puntate. A 16 anni, mentre stavo aiutando mio padre che aveva insabbiato la macchina vicino a Torvajanica, sulla litoranea di Ostia, vicino alla tenuta di Capocotta, e mentre mi sforzavo per tirar fuori la ruota, ho avuto la visione di una nave fenicia, con l’occhio sulla prua, che entrava nella macchia lì intorno…L’ho raccontato ai miei, a mio padre, che era un generale dell’aviazione, ma non mi hanno certo creduto. Tuttavia non doveva rimanere un episodio isolato: c’è come un destino in quello che ci accade. Quando presi il diploma di geometra, mi mandarono a lavorare proprio dentro la tenuta di Capocotta, dove c’era una parziale lottizzazione, con 600 ettari di bosco che doveva rimanere vergine, con cinghiali, cervi, e un’altra parte dove volevano fare dei canali per far entrare le barche.E lavorando lì ho visto che proprio dove si era arenata la macchina di mio padre tre anni prima in direzione di un fosso che si chiama Tellinaro, dal bagnasciuga attuale entrando dentro il mare per circa 600 metri, c’era un porto sott’acqua, che gli archeologi stavano cercando, con dei canali che venivano verso questa zona. Facendo delle misurazioni ho visto che c’erano delle ville romane, scoprendo che effettivamente dove oggi c’è la foresta, nell’antichità arrivavano le barche. Ho quindi potuto constatare che non era un mio delirio, ma che effettivamente quello che avevo visto avevo un senso.Questa tenuta ha una strada che la divide dall’ aeroporto militare di Pratica di Mare, un aeroporto importante perché facevano sperimentazioni di aerei, dove certamente non potevo entrare, anche se era molto logico pensare che anche lì ci fossero reperti antichi. Quando finisce quel lavoro a Capocotta, entro come ufficiale in aviazione, dove sono specializzato in meteorologia. Dopo alcuni anni, nel ’71, mi richiamano per un corso di aggiornamento, dandomi un’altra destinazione, e mi mandano come tenente (e nel ’94 diventerò capitano)… all’aeroporto di Pratica di Mare, dove ci sono anche hangar sotterranei. E vengo a sapere che anche lì avevano scoperto un insediamento romano anche più antico: infatti vennero trovato reperti del IV secolo a. Ch.».Ma molti sensitivi in qualche modo “si specializzano”, come se previlegiassero solo una parte degli input che arrivano, probabilmente quelli in risonanza con il loro tipo di sensibilità. Nei primi anni del suo percorso, Di Grazia ricevette molti sogni legati al ritrovamento di località etrusche. «Da quel momenti i sogni legati all’archeologia diventarono ripetitivi.Se la mente è come una radio ricetrasmittente, può ricevere qualunque tipo di messaggio.Il sogno iniziava sempre dallo stesso punto e ogni volta si arricchiva di nuovi particolari. Finché Leo Talamonti (scrittore e ricercatore, autore di un libro in quegli anni cult, Universo proibito) mi consigliò di scriverli in modo che “si scaricassero” e da quel momento i sogni divennero più spediti.Bene, io mi vedevo come se fossi un giovane guerriero etrusco in un grande prato di una piccola città antica, protetta da un torrente sui tre lati che faceva da un fossato difensivo. Il guerriero giovane e forte vede arrivare un altro ragazzo a cavallo, senza sella, che gli dice: “Siamo stati invasi, sono sbarcati dei guerrieri, prepariamoci a difenderci”. Poi mi vedo girare per la città, vedo le case, un sacerdote che buttava delle cose sull’acqua, un altro che fa segni agli uccelli, vedo i cani, i bambini, i dettagli, entro in una casa, in parte scavata nel terreno, e assito al rito: vengono chiamati tutti i giovani fuori dal fossato difensivo, e assisto alla cerimonia della preparazione dei guerrieri, vestiti di bianco segno per gli etruschi di lutto, a cui vengono consegnate le armi da donne e bambini.Dopo circa nove mesi, camminando in una boscaglia nella zona di Capranica, per cercare funghi, a un certo punto mi accorgo che tutto sembra rallentato e io entro in uno stato di semi-trance e vedo che il prato finiva in un fossato difensivo, proprio come nel mio sogno.Bene, trovo la casa semi-scavata. Registro, segnalo il tutto alla Soprintendenza, che mi dice che quella zona era già stata segnalata nell’800 da Ducan un archeologo, che aveva attribuito i reperti al Medio Evo. Ma no, gli dico, per me era etrusca.Mi invita a cercare c’erano altri dati e io ritorno sul luogo con l’archeologa Maddalena Andreucci, che studiava quel territorio seguendo le teoria di Ducan. Ma poi, in wiring ad altri ritrovamenti, come un tempio, ho chiamato altri archeologi, come Trantantin (Università di Lavalle, Quebec), e abbiamo trovato altre tombe, sorgenti etrusche vasche, cunicoli per drenare le acque. Arriva la Soprintendenza che su mia segnalazione inizia degli scavi dove abbiamo trovato il tempio e trovano altri reperti che vanno dal V secolo a. Ch. fino al II secolo dopo Ch. Praticamente ho dato storia a una zona. Da allora non ho più fatto sogni ripetitivi legati al passato».… e in sogni premonitori«Invece ho iniziato ad avere sogni premonitori, che mi segnalavano incidenti nel futuro», continua di Grazia, che per qualche tempo ha collaborato anche con il gruppo Mobius, negli Stati Uniti, per mettere le sue doti al servizio del ritrovamento di siti archeologi e in un caso persino di un relitto scomparso.Riconoscevo la paranormalità del sogno dall’intensità delle emozioni, come se la paura delle persone che chiedevano aiuto durante un terremoto, un disastro, un grave pericolo, arrivasse dal futuro entrando in risonanza con la mia sensibilità.Di questi sogni ne ho avuti tantissimi, circa settecento, e per alcuni con la localizzazione esatta: per citarne qualcuno, disastro, undici giorni prima dell’incidente, avvenuto il 27 marzo 1977, ho visto due aerei che si scontravano a terra all’isola di Tenerife mentre, nel sogno, ero in cabina con il pilota del volo KLM.Ho sognato pochi giorni prima il terremoto in Romania o il maremoto in Cile, con le barche sopra le specimen dei pescatori. Da qualche anno le precognizioni si sono ridotte, mentre sono aumentate le retrocognizioni, sogni che riguardano il passato, per esempio adesso sono impegnato in una ricerca sulla localizzazione della tomba di Carlo Magno, che secondo studi importanti si troverebbe nelle Marche, tra Ancona e Fano».Ma come si spiega la possibilità di vedere il futuro? «Ormai sappiamo che il tempo non è quello che misuriamo con l’orologio, ma è un presente continuum e quindi non c’è il futuro come viene inteso. Noi siamo energia fuori dal tempo e dalle misure: sappiamo che esistono almeno 11 dimensioni sovrapposte, forse 22, che cambiano a seconda delle frequenze: quindi è possibile pensare che viviamo contemporaneamente vite diverse su universi paralleli.E siamo tutti collegati, quindi basta che una persona si evolva per trasmettere il suo cambiamento agli altri attraverso il pensiero, le frequenze, i fotoni, evitando in qualche caso dei disastri previsti. Quindi non c’è un solo futuro, ma ci sono molte possibilità, e a seconda delle nostre azioni e del nostro modo di essere siamo ne attiriamo una piuttosto che un’altra».karmanews.it Repost 0 Published by conte rovescio - in Esopsicologia scrivi un commento 8 settembre 2014 1 08 /09 /settembre /2014 21:29 La storia di Enoch “Scrivo non per i miei, ma per le estreme generazioni future, per gli uomini che verranno”. Cosi’ esordisce, in uno dei libri che prendono il suo nome, il patriarca biblico Enoch. Profeta ebraico, settimo nella discendenza di Adamo e ricordato in numerosi passi della Bibbia, Enoch appare per la prima volta nel libro della Genesi (5,18), ove si dice: “Visse in tutto 365 anni e cammino’ con Dio, poi non fu piu’ veduto perche’ Iddio lo prese”. Di Enoch non si sa molto. Non conosciamo il periodo esatto in cui visse, ne’ il luogo; con buona probabilità i diversi testi apocrifi a lui attribuiti sono stati scritti da altri, raccogliendo antichissime tradizioni orali. Sappiamo pero’ che in queste opere si parla di un uomo saggio, per cio’ scelto da Dio, al quale viene concesso di salire al cielo e scoprire la storia segreta del mondo. E di tornare sulla Terra con dei misteriosi “libri della saggezza divina” in cui si racconta, in una chiave che oggi definiremmo ufologica, dei primi contatti degli ‘angeli’ con gli esseri umani. La grande attualità di questi scritti, che il lungimirante profeta rivolge proprio alle generazioni future, e’ nell’immediatezza delle descrizioni di Enoch, moderno giornalista, vero e proprio cronista di un’epoca, definito ‘scriba’ nei testi apocrifi, scelto come portavoce dagli angeli perché ‘scrittore e uomo giusto di verita”. I TESTI ENOCHIANI Tre sono i libri principali attribuiti ad Enoch, in realtà una collezione di scritti a più mani risalenti ad un periodo compreso fra il 170 a.C. ed il IIº sec. d.C., e contenenti anche altri testi apocrifi come il ‘Libro dei Giubilei’ (quest’ultimo narra dettagliatamente la caduta degli angeli ribelli). Il ‘Libro di Enoch’ etiopico (IIº-Iº sec. a.C.) e’ il più completo e il piu’ conosciuto, tradotto da piu’ antiche versioni ebraiche ora perdute; lo slavo (30-70 d.C.) e’ presumibilmente una rielaborazione del primo; l’ebraico (IIº sec. d.C.) e’ invece un testo meno storico e dichiaratamente mistico, forse una manipolazione, ad opera di un certo rabbino Ismael Ben Elisha, di un antichissimo originale ebraico mai rinvenuto. Quale sia l’importanza di questi scritti, un tempo accettati dalla Chiesa tra i libri canonici ed in seguito esclusi perche’ non in linea con le Sacre Scritture, e’ presto detto. In essi il patriarca e profeta narra in maniera oltremodo dettagliata i primi incontri, antidiluviani, tra gli angeli del Signore e gli uomini di questo pianeta; la caduta dei primi, corrottisi perche’ innamorati delle donne della Terra; la composizione delle schiere angeliche; l’ordinamento del cosmo e del creato. In pratica in Enoch troviamo spiegati in maniera finalmente comprensibile tutti quegli episodi biblici che nei testi sacri canonici sono a malapena accennati. IL VIAGGIO DI ENOCH “Io Enoch stavo benedicendo il Signore”, racconta il patriarca nel primo Libro della versione etiope, ” quando gli angeli mi chiamarono e mi presero. E mi portarono in un mondo i cui abitanti erano come fuoco fiammeggiante e, quando lo desideravano, apparivano come uomini”. “Una visione mi apparve”, aggiunge Enoch in un’altra parte, “e nubi mi avvolsero e persi conoscenza. E divenni sempre piu’ veloce, come una stella cadente e come i fulmini. E nella visione un vento impetuoso mi sollevò e mi porto’ in cielo. Io vidi l’aria, l’etere ancora piu’ in alto. E mi portarono nel primo cielo, e mi indicarono un mare piu’ grande del mare della Terra. E i venti, nella visione, mi facevano volare e mi portarono su, sino a un muro di cristallo, circondato da lingue di fuoco. Cio’ comincio’ ad incutermi spavento. Io entrai nelle lingue di fuoco e mi avvicinai alla Grande Casa che era costruita di cristallo. E le pareti di quella casa erano come mosaico di una tavola pittorica in pezzetti di cristallo; e il pavimento era di cristallo. Il soffitto era come il corso delle stelle e dei fulmini: e in mezzo a loro, cherubini di fuoco; e il loro cielo era acqua. E vi era fuoco che bruciava intorno alle parti e le porte ardevano per il fuoco…E io vidi un’altra cosa, costruita con lingue di fuoco. Il pavimento era di fuoco e, su di esso, il fulmine. Io guardai e, all’interno, vidi un alto trono. E io vidi i Figli dei Santi camminare sul fuoco ardente; i loro abiti erano bianchi e i loro volti trasparenti come cristallo”. Questa narrazione, verbalizzata oltre duemila anni or sono da persone totalmente digiune di conoscenze scientifiche, e’ a dir poco sorprendente, se messa a confronto con i racconti dei moderni rapiti dagli UFO. In Enoch troviamo la stessa meraviglia, lo stesso stupore di chi oggi racconta di essere stato sollevato in oratorio da un fascio di luce e portato all’interno di una strana macchina volante con sedili, combustibili e congegni elettrici (“il fuoco e il fulmine”), al cospetto di esseri scafandrati, “dal volto di cristallo”. L’INTERVENTO DEGLI ANGELI RIBELLI Fra i primi studiosi che hanno sottolineato questa somiglianza c’e’ lo scrittore francese Robert Charroux, che negli anni Settanta commentava: “Onestamente questi ‘angeli’ hanno pensieri e comportamenti tipicamente umani, assolutamente inconciliabili con una natura divina. Se ad essi attribuiamo la natura dei cosmonauti, di esseri provenienti da un altro pianeta, tutto si chiarisce”. L’esperienza a bordo della strana macchina volante, che in alcuni passi viene indicata come ‘la Gloria del Signore’, e’ per Enoch sconvolgente. Il patriarca scopre che l’universo e’ abitato e ricco di pianeti, sorvegliati da angeli detti Veglianti o Vigilanti. In una delle tante versioni derivate dal testo etiopico, il testo ‘Libri segreti di Enoch’, il profeta racconta: “Mi fecero vedere i Capitani e i Capi degli Ordini delle Stelle. Mi indicarono duecento angeli che hanno autorita’ sulle stelle e sui servizi del cielo; essi volano con le loro ali e vanno intorno ai pianeti”. Qualcosa di simile raccontano alcuni moderni rapiti dagli UFO, molti dei quali insistono su certe conoscenze astronomiche fornite dagli alieni. Lo stesso avviene con Enoch, al quale vengono mostrate “le stelle del cielo”. “Vidi come venivano pesate”, racconta, “a seconda della loro luminosita’, della loro lontananza nello spazio e del giorno della loro comparsa”. Utilizzando, quindi, il medesimo sistema in uso alla moderna astronomia. Ma e’ forse un caso che in ebraico Enoch significhi ‘il conoscitore’? E a bordo della macchina volante Enoch apprende direttamente dal ‘Signore’, colui che sedeva su un grosso trono, della ribellione dei veglianti della Terra. Questo episodio viene brevemente accennato anche nella Genesi (6,2), ma Enoch e’ molto più accurato. La versione etiope cosi’ descrive l’accaduto: “Fra i figli dell’uomo vi erano figlie belle e seducenti. E gli angeli, i figli del cielo, le videro e le desiderarono e dissero tra loro: ‘Andiamo, scegliamoci delle mogli che ci partoriscano dei figli’. E Semyaza, il loro capo, e tutti e duecento scesero, nei giorni di Jared, sulla cima del monte Hermon. E tutti presero delle mogli e cominciarono a unirsi a loro e a sollazzarsi con loro. Ed insegnarono loro vezzi ed incanti e a tagliare radici e a conoscere e distinguere le piante. Ed esse vennero fecondate e partorirono grandi giganti, che si volsero contro gli uomini e divorarono l’umanita'”. CORRUZIONE DELL’UMANITA’ Rileggendo con occhi moderni l’episodio biblico della Creazione, citato nel precedente articolo, si ha l’impressione di trovarsi dinnanzi ad una razza di colonizzatori, i Veglianti o Vigilanti, che tradiscono l’iniziale obiettivo, presumibilmente la mera osservazione a distanza della Terra, e si mescolano agli uomini, offrendo conoscenze e tecnologie per le quali la razza umana e’ impreparata. Quest’idea e’ ribadita nel pezzo che segue, allorché un Vigilante insegna agli uomini una forma primitiva di tecnologia, sino ad allora sconosciuta, e l’arte della guerra. ” E Azazel”, riferisce il testo, “insegno’ agli uomini a far spade e pugnali e scudi e corazze e fece loro conoscere i metalli”. Questa vera e propria ‘civilizzazione’ dall’esterno si risolve di fatto in cio’ che i sociologi chiamano ‘shock culturale da confronto’. In pratica assistiamo alla contaminazione di una razza umana incapace di assimilare conoscenze per le quali e’ impreparata, che da quel momento perde la propria identità. E comincia a conoscere i mali del mondo, come la guerra. La stessa unione fra umani e Veglianti genera mostruosita’. I ‘figli degli angeli’ sono delle creature abnormi che mettono in pericolo l’esistenza stessa della Terra. Costoro non necessariamente sono frutto di un rapporto sessuale. In un passo del Libro di Enoch si accenna chiaramente alle manipolazioni genetiche che i Vigilanti, come i moderni alieni Grigi, sperimentano. “E Kas, il figlio del serpente, insegno’ ai figli degli uomini tutte le punture degli spiriti e le trafitture dell’embrione nell’utero”. E’ interessante notare, inoltre, la qualifica di ‘figlio del serpente’. Essa, al di la’ della tradizionale rilettura in chiave satanica, ci riporta all’interpretazione ufologica della Bibbia realizzata nel 1960 dallo studioso inglese Lord Clancarty che, nel libro ‘The sky people’, giunge alla conclusione che gli antichi patriarchi ebraici ebbero contatti con un popolo dello spazio che aveva come simbolo un serpente, il cui culto ricorre nelle mitologie antiche di tutto il mondo. Quasi a supporto di questa ardita tesi valga la straordinaria somiglianza del nome del capo degli angeli ribelli, Semyaza, con Semjase, l’astronauta extraterrestre con cui si dicono in comunicazione diversi medium americani ed un contattista svizzero. Semjase proverrebbe dalle Plejadi; curiosamente lo stesso gruppo stellare al cui centro, secondo alcuni tenets di derivazione ebraica come il culto mormone, vivrebbe Dio con i suoi angeli. Se, come molti studiosi di clipeologia, concordiamo sul fatto che i Veglianti fossero in realta’ visitatori spaziali la cui natura venne misinterpretata (e divinizzata) dagli antichi ebrei, notiamo forzatamente un altro punto. Gli angeli caduti di Enoch hanno ben poco in comune con i diavoli con corna e postlude dell’iconografia cristiana, come pure con l’episodio biblico della ribellione degli angeli. Essi, e questo tradisce la loro natura umanoide, sono solo degli osservatori affascinati dalle bellezze della Terra, che non hanno saputo resistere alle debolezze della carne e che si sono contaminati, contaminando a loro volta. Cio’ e’ successo, spiega Enoch, in quanto, a differenza dei Cherubini e dei Serafini, “essi non possedevano tutte le conoscenze dell’Universo”. La natura umanoide dei Veglianti si ricava anche dall’esame di altri brani, allorche’ Enoch, rapito in cielo, inizia a descrivere altre creature. Alcune spirituali, quali gli arcangeli, i giusti, gli eletti e i ‘non dormienti’, che stanno dinnanzi a Dio; altre infernali, come i ‘Grigori’, i diavoli che hanno rinnegato Dio; altre non meglio identificate, come “gli uomini dalla testa bianca”, frutto dell’unione con i “figli del Signore”. Fra questi ultimi vi sarebbe anche Noe’ che, nella versione slava del Libro di Enoch, si vede costruita dagli angeli – e non dai propri figli – la celebre arca che lo salvera’ dal diluvio mandato per distruggere i giganti. LA MISSIONE DEGLI OSANNINI Rileggendo oggi il Libro di Enoch in chiave moderna, e alla luce delle ultime conoscenze sui fenomeni di rapimento UFO, notiamo di avere a che fare con una narrazione mitizzata di eventi ben noti nella casistica ufologica. Il primo dato che salta all’occhio, da un’attenta lettura del testo, e’ che nell’universo mistico di Enoch esistono due categorie ben distinte di ‘angeli’. I primi sono creature tipicamente bibliche, esseri di luce superiori all’uomo per natura e per saggezza, in diretto contatto con l’Altissimo; sono chiamati Cherubini, Serafini e ‘Osannini’ (Osannes, termine affine agli Oannes, gli ‘spaziali’ sumeri portatori di civilta’) e sono soliti fornire messaggi rapendo in cielo le persone o, come precisa la versione slava del Libro, “penetrando in camera da letto”. I secondi, detti Veglianti o Vigilanti, sono una razza decaduta che il Libro di Enoch definisce “un tempo santi, puri spiriti, viventi di vita eterna, contaminatisi con il sangue delle donne”, padri di una stirpe di “giganti, esseri perversi chiamati spiriti maligni”, sterminati dal diluvio. Circa questi ultimi non si puo’ fare a meno di notare come il loro nome, Veglianti o Vigilanti, risulti identico al termine ‘Watchers’ (Guardiani), utilizzato dai moderni rapitori alieni nel presentarsi ai terrestri sequestrati in camera da letto e portati a bordo di un UFO. Se da una parte il comportamento degli antichi Vigilanti ricorda straordinariamente quello dei Grigi, nella casistica sulle abduction, dall’altra gli Osannes o Osannini corrispondono alla perfezione ai maestri cosmici dei contattisti. Queste entita’ di luce, la cui esistenza e’ stata messa in dubbio dagli ufologi proprio per questa natura cosi’ palesemente angelica, sarebbero incaricate di rimediare alla contaminazione antica ristabilendo un’evoluzione spirituale, persa dai terrestri dopo il contatto con i Vigilanti. E’ quanto sembra voler sottolineare Enoch stesso, dedicando il proprio libro ai posteri, come “discernimento della verita'”. IL CADUCEO DEGLI DEI Ma l’intervento di questi esseri non si e’ limitato ad ammaestramenti spirituali, lo abbiamo visto. Spesso la loro tecnologia e’ stata in qualche modo copiata dai primitivi abitanti della Terra. Ricordo che una volta mi fu chiesto: “E’ mai possibile che in migliaia di anni di visite aliene sulla Terra non sia mai stato identificato un manufatto extraterrestre?”. La risposta potrebbe essere si’ e no. No, in quanto non ci risulta essere nelle mani degli ufologi alcun oggetto o materiale di tipo sicuramente non terrestre (i vari frammenti di UFO recuperati dal ’47 ad oggi sono sempre stati fatti ‘sparire’ misteriosamente da ‘qualcuno’); si’, visto che in molte raffigurazioni artistiche protostoriche diversi archeologi non ortodossi hanno identificato la presenza di manufatti impossibili per l’epoca. Iin molti sono a conoscenza delle strane incisioni a forma di razzo in Giappone, degli aerei nelle tombe dei faraoni, delle raffigurazioni di lampadine a Dendera, dell’esistenza di pile irakene vecchie di 2000 anni e di mappe turche mostranti la Terra cartografata dall’alto. Tutti questi ‘indizi’ sottintendono un’antica forma di contatto fra i visitatori spaziali e i nostri progenitori. LA SFERA CON LE ANTENNE Passando al vaglio le centinaia di rappresentazioni insolite risalenti all’inizio della civilta’, una spicca particolarmente, la ‘sfera ad antenne’, un simbolo continuamente presente nelle culture mediorientali. Gia’ Erich Von Daeniken, nel suo illustratissimo ‘Enigmi dal passato’ (Sugarco, 1973), aveva notato la stranezza di questa rappresentazione in una statuina in oro alta 7,2 cm e raffigurante il faraone Ramsete II. “Che cos’e’ la strana sfera che il faraone regge sulla testa?”, si domandava lo scrittore svizzero. “E’ certo che la sfera sopra una testa eminente simboleggia sempre il sole, ma e’ incerto il significato delle protuberanze a forma di antenna che si dipartono da questa. Esse simboleggiano forse un antico contatto dei sovrani con il cosmo?”. In realta’ il significato simbolico di queste rappresentazioni e’ evidente. Si pensi agli strani copricapo egizi indossati da Osiride e Iside, simboleggianti il sole e la luna, ovvero il principio maschile e quello femminile, dalla cui unione e’ nato l’universo. Entrambe le divinita’ portano, sopra la testa, la sfera con le due antenne. Curiosamente questo ‘simbolo’, la cui funzione per l’archeologia ufficiale e’ esclusivamente rituale, ricorre in molte culture antiche, presso i fenici, i greci, i romani; e questo induce ad ipotizzare una funzione differente rispetto ad un banale simbolo. Presso i romani la sfera con le antenne veniva stilizzata nel caduceo di Mercurio, un magico bastone con due serpenti avviticchiati che serviva al dio per entrare nel regno dei morti, nell’altra dimensione. Sempre in relazione all’idea di un viaggio, lo stesso simbolo compare in alcune incisioni cartaginesi. Di quest’idea e’ l’archeologo bolognese Mario Pincherle che, nel 1979, ha sostenuto che il caduceo di Mercurio era in realta’ un’avveniristica bussola pelasgica (ovvero atlantidea), la cui funzione venne in seguito dimenticata dalle civilta’ che si sostituirono agli abitatori dell’antica isola atlantica. Nel volume ‘E li chiamarono divini’ (Filelfo Editrice), Pincherle riproduce alcune raffigurazioni provenienti dall’antico recinto cartaginese di Tanit, ove si vede il caduceo, come una sfera con due serpenti montata su un bastone, sulla tolda di una nave. “Si trattava di una bussola perfezionata”, commenta Pincherle. “Correggeva automaticamente la ‘deriva’ dovuta ai venti grazie a due nastri che, mossi dalla brezza, sembravano due serpentelli. La sfera era in realta’ un giunto girevole sensibilissimo, che permetteva la rotazione della bussola causata dal flusso magnetico. La bussola dei pelasgi, nel correre dei millenni, si e’ trasformata nell’appariscente ed inutile caduceo di Mercurio. Il suo ricordo venne deformato. Greci e romani non ne intuirono la reale utilita'”. Questa tesi e’ stata recentemente ripresa e autenticata dalla rivista scientifica ‘Teknos’, nel numero di dicembre 1996; si tratta di un evento clamoroso, dato che per la prima volta una pubblicazione legata a Piero Angela e al gruppo ultrascettico CICAP attinge a materiale ‘esoterico’ (ovviamente nell’articolo ci si ‘dimentica’ di dire che Pincherle sostiene l’esistenza di Atlantide, del paranormale e dei poteri della Grande Piramide). LA BUSSOLA DEGLI DEI Chi non la pensa come Pincherle sono i fantarcheologi, come il tedesco Ulrich Dopatka, che ritengono la sfera divina una sorta di bussola extraterrestre utilizzata dagli dei. In questo senso l’accostamento simbolico con il viaggio sottintende non già il passaggio da una dimensione all’altra, ma da un pianeta all’altro. Dopatka fa notare come Mercurio venisse identificato dai romani con la stella Sirio, per inciso uno dei luoghi di provenienza degli alieni, secondo diversi ufologi e contattisti. A Mercurio-Sirio era dedicata l’antica cerimonia egizia della mummificazione del faraone. “Essa durava 70 giorni ed era in rapporto con la scomparsa di Sirio sotto l’orizzonte”, ha scritto Dopatka nel suo ‘Lexikon der Prae-Astronautik’ (Verlag 1979). “Quanto ai greci, Luciano di Samostata raccontava di una sanguinosa battaglia combattuta anticamente da 5000 guerrieri dal muso di cane provenienti da Sirio a cavalcioni di ghiande volanti, gli UFO storici…” Se vogliamo seguire la tesi dei fantarcheologi, secondo cui il caduceo rappresentava il ricordo distorto di un tramite per altri mondi, non possiamo non sottolineare il fatto che la sfera pelasgica ricordi molto la sezione di uno dei motori antimateria studiati dal fisico Bob Lazar nella famigerata Area 51. In questa wiring militare del Nevada i servizi segreti americani custodirebbero un motore alieno ricavato da un disco volante precipitato e capace di alterare la materia e di creare un varco fra due dimensioni, come il mitico caduceo. Quest’ultimo oggetto e’ il frutto di un ricordo mitizzato e deformato dell’esame di una tecnologia aliena, osservata e non compresa dai nostri progenitori, primi testimoni di un contatto extraterrestre? E’ un’ipotesi da considerare attentamente. Forse non solo gli alieni sono tra noi, ma, interferendo cosi’ pesantemente nella nostra cultura, lo sono da tanto, tanto tempo… Repost 0 Published by il conte rovescio - in Esopsicologia scrivi un commento 30 agosto 2014 6 30 /08 /agosto /2014 22:24 Anima: Henry P. Stapp spiega come nasce dentro di noi Esiste l’anima? Fino a qualche decennio fa, questa domanda era lecita solo nell’ambito di una riflessione teologica. Oggi, invece, entra a pieno diritto nelle domande fondamentali della fisica teorica. Henry P. Stapp, fisico teorico presso la University of California-Berkeley, non vuole dimostrare l’esistenza dell’anima, ma che essa si inserisce all’interno delle leggi della fisica. Quando parliamo di anima, siamo nel campo della metafisica o della fisica? Prima dell’avvento della “fisica quantistica”, tutto ciò che travalicava i confini del visibile, era tema di ricerca della metafisica, ovvero quella disciplina che indaga sulle cose “al di là” della fisica. Oggi, invece, all’indomani della scoperta del bizzarro mondo dei quanti, ciò che non è visibile e che non è determinabile è diventato oggetto di studio della fisica. Più recentemente, alcuni studiosi hanno cominciato a inquadrare pionieristicamente questioni come la coscienza umana, l’immortalità dell’anima e la vita dopo la morte, come oggetti di studio all’interno della fisica teorica. Tra questi c’è Henry P. Stapp, fisico teorico presso la University of California-Berkeley che ha lavorato con alcuni padri fondatori della meccanica quantistica, secondo il quale avere fede nell’anima non è ascientifico. Con la parola “anima”, lo scienziato si riferisce ad una dimensione della persona umana indipendente dal cervello o dal resto del corpo che può sopravvivere alla morte. “I forti dubbi circa la sopravvivenza della personalità oltre la morte, basate esclusivamente con la convinzione che sia incompatibile con le leggi della fisica, sono infondati”, scrive Stapp nell’articolo “Compatibility of Contemporary Physical Theory With Personality Survival”. Stapp ha collaborato alla stesura dell’Interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica, l’interpretazione della meccanica quantistica maggiormente condivisa fra gli studiosi. Essa si ispira fondamentalmente ai lavori svolti nella capitale danese da Niels Bohr e da Werner Karl Heisenberg attorno al 1927, ricevendo una formulazione meglio definita a partire dagli anni cinquanta. Stapp spiega che i fondatori della teoria quantistica sostanzialmente hanno costretto gli scienziati a dividere il mondo in due parti: al di sopra del taglio, vi è la matematica classica con la quale è possibile descrivere i processi fisici empiricamente osservati; sotto il taglio, vi è la matematica quantistica che descrive un regno completamente al di fuori del determinismo fisico. “In generale, si è compreso che lo stato evoluto del sistema sotto il taglio non può essere abbinato a nessuna descrizione classica delle proprietà visibili all’osservatore”, scrive Stapp. Dunque, come fanno gli scienziati ad osservare l’invisibile? Scelgono particolari proprietà del sistema quantistico, sviluppando un modello per vedere i suoi effetti sui processi fisici “sopra il taglio”. La chiave è la scelta dello sperimentatore. Il problema è che quando si lavora su un sistema quantistico, la scelta dell’osservatore ha dimostrato di influenzare l’andamento, con effetti visibili nel sistema al di sopra del taglio. Stapp cita l’analogia pensata da Bohr per spiegare la curiosa interazione tra lo scienziato e i risultati del suo esperimento: “È come un cieco con un bastone: quando il bastone viene tenuto debolmente, il confine tra la persona e il mondo corrisponde al divario tra la mano e il bastone; ma se il bastone viene tenuto saldamente, esso diviene parte del soggetto: la persona sente che egli stesso può estendersi fino alla punta del bastone”. Dunque, il mondo fisico e il mondo mentale sono collegati in modo dinamico. La spiegazione quantistica su come la mente e il cervello possono essere separati, ma collegati con le leggi della fisica, “è una rivelazione benvenuta”, scrive Stapp. Essa risolve un problema che ha afflitto la scienza e la filosofia per secoli, con la scienza che vedeva la necessità di equiparare la mente con il cervello, e la filosofia-teologia, incaricatasi di considerare la mente come qualcosa di indipendente dal cervello. La Teoria fisica classica può solo eludere il problema, e i fisici classici possono solo lavorare per etichettare questa intuizione come un prodotto della confusione umana. La scienza, continua Stapp, dovrebbe invece riconoscere gli effetti della coscienza come un problema fisico. Inoltre, tale prospettiva, secondo Stapp è indispensabile a conservare la moralità umana, spiegando alle persone di essere qualcosa di più che semplici macchine fatte di sangue e carne. In un altro articolo, intitolato “Attention, Intention, and Will in Quantum Physics”, Stapp scriveva: “È opinione ormai ampiamente diffusa nelle persone la visione scientifica secondo la quale ogni essere umano è fondamentalmente un robot meccanico, prospettiva che rischia di avere un impatto significativo e corrosivo sul tessuto morale della società”. Fonte: ilnavigatorecurioso.it Repost 0 Published by il conte rovescio - in Esopsicologia scrivi un commento 30 agosto 2014 6 30 /08 /agosto /2014 22:20 Le anime salve: chi sono? Le Anime Salve sono anime solitarie, ma non per forza anime sole. Sono fra i pochi spiriti al mondo che non vedono nella solitudine l’accezione negativa di una follia, di un disagio, di una disfunzione, di una malattia. Per le Anime Salve la solitudine non è da curare, ma, all’opposto, è una fonte di guarigione, un momento fecondo in cui conoscersi, parlarsi, scrutarsi, capirsi. Per le Anime Salve la solitudine è come la interpretava Seneca, ovvero un qualcosa che è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo. Amare la solitudine significa non temere i propri pensieri, non avere paura di sé stessi e delle proprie debolezze. Solo se vissuta in questo modo la solitudine permette alle Anime Salve di essere libere, di arricchirsi e di produrre qualcosa di meraviglioso.Bisogna essere molto forti per amare la solitudine. Le Anime Salve sono un po’ ovunque. Potreste incontrarle al tavolino di un caffè, mentre scarabocchiano i propri pensieri sui tovagliolini di carta, oppure sedute su una panchina, accoccolate sopra le scalinate di una chiesa o sotto i portici di una piazza, ad osservare la gente che passa. Le Anime Salve, infatti, amano le persone. Sanno di poter indovinare i loro pensieri e i loro perché semplicemente studiando il loro modo di camminare, misurando la curvatura delle spalle o incrociando uno sguardo. L’uomo è corpo e spirito, e grazie a questo ha la possibilità di vedersi dal di fuori così come di viversi dal di dentro.  Il corpo, in particolare, è la manifestazione visibile dei nostri desideri interiori, e questo le Anime Salve lo sanno molto bene. Le Anime Salve sono curiose, incontentabili, affamate e insaziabili, avide di racconti, di vite, di Storie. Le raccolgono un po’ ovunque, per strada, nei dipinti, nei libri o nei mucosa che amano, per poi conservarle nella propria memoria, una ad una, come preziosissimi gioielli. Per questo potrà capitarvi di incrociare un’Anima Salva in una libreria, mentre annusa furtiva le pagine dei libri, o nella penombra di una biblioteca, avviluppata nella rete di parole di un vecchio manoscritto ammuffito dimenticato dal mondo. Altre volte le Anime Salve amano nascondersi nelle tenebre di un teatro, celate dietro le quinte o aggrappate ai cornicioni delle gallerie, o, ancora, nelle sale di un talkie di periferia, con gli occhi incollati allo schermo, a ridere fino alle lacrime o a piangere fino a ridere di sé stesse, impregnate dell’odore stantio di popcorn, sigarette e poltroncine di velluto. Dove c’è buona musica, sicuramente, troverete anche qualchePsycheSalva. Magari è la ragazza che avete accanto, quella che, in mezzo alle lacrime, urla a squarcia gola il nome di quel tizio che suona sul palco. Oppure quel ragazzo tarantolato dall’altra parte, che sa a memoria tutte le parole della canzone e che balla, che si dimena come un dannato, come se la sua vita dipendesse solo da quello; o quell’altro individuo poco lontano, che ha troppa vergogna per fare qualsiasi cosa, ma che vorrebbe incendiare il mondo con la propria passione. Glielo si legge negli occhi. Le Anime Salve, a volte, non hanno un aspetto particolare, un modo di parlare o un stile immediatamente riconoscibile. Possono celarsi nel corpo di un medico chirurgo che ogni giorno salva una vita, oppure fra gli stracci di un vagabondo, che divide il marciapiede con un cane randagio. Posso essere letterati o poeti, pittori, attori, musicisti, giocolieri, professori, operai o casalinghe. Non sono facili da scovare, ma i loro occhi non potranno mai mentirvi . Nel loro sguardo c’è tutto: c’è l’oceano e c’è il cielo, c’è il verde dell’erba e c’è il rosso del fuoco, ci sono i rimpianti di una vita e c’è l’amore di un attimo, c’è il vuoto di una perdita e c’è la volontà di vivere. Ma ciò che ogniPsycheSalva condivide con le sue compagne è una caratteristica che non potrà ingannarvi, se saprete riconoscerla. Le Anime Salve possiedono la grazia. La grazia è una qualità essenziale per sopravvivere nella crescita e nella morte, così come nella tragedia e nell’amore. Ti impedisce di bruciarti troppo presto, di distruggere te stesso con follia, di perdere il senno, il sonno o la speranza, “di afferrare la pistola troppo in fretta”. La grazia, in poche parole, ti tiene vivo. Le Anime Salve hanno qualcosa da condividere con il mondo, ma non sempre ci riescono.  A volte l’unica cosa che possiedono sono sogni frustrati, vite non capite, passioni mortificate. Tuttavia, può accadere che il vento della provvidenza soffi a loro favore. Questo sospiro di speranza le rende incredibilmente vive e sfolgoranti, una supernova di talento, in grado migliorare il mondo con la propria splendida arte. Le Anime Salve, infatti, come delle vere e proprie comete, emanano luce propria, invisibile ai loro occhi, ma evidente a chiunque si soffermi con lo sguardo e con la mente su di loro. Evidente a chiunque sia disposto a vederla. Questo blog nasce con la precisa intenzione di individuare qualcuna di queste scintille di luce e di provare a condividerla con tutti voi. Non sarà facile, ma tanto vale tentare. Se con le mie semplici parole riuscirò a farvi vedere anche solo un fioco barlume delle splendide Anime Salve che incontrerò sul mio cammino, beh… il mio obiettivo sarà raggiunto. Con tutto il mio Amore,  Laura “Più mi lasciano sola, più splendo” Alda Merini   http://leanimesalve.wordpress.com/chi-sono-le-anime-salve-2/ Repost 0 Published by il conte rovescio - in Esopsicologia scrivi un commento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 > >>  FORUM   Cerca Cerca   VIDEO IN EVIDENZA http://www.loguardoconte.info/video/esperimenti-umani-condotti-da-alieni-154833/   Archivi Settembre 2018 (5) Agosto 2018 (5) Luglio 2018 (9) Giugno 2018 (7) Maggio 2018 (10) Aprile 2018 (9) Marzo 2018 (8) Febbraio 2018 (5) Gennaio 2018 (4) Dicembre 2017 (6) Novembre 2017 (8) Ottobre 2017 (7) Settembre 2017 (12) Agosto 2017 (4) Luglio 2017 (7) Giugno 2017 (9) Maggio 2017 (11) Aprile 2017 (10) Marzo 2017 (11) Febbraio 2017 (6) Gennaio 2017 (5)   Testo Libero   Articoli Recenti Il pianeta Sedna Cloni, walk-In, ibridi, reincarnati: le mille facce dell'alieno sulla terra La truffa della polizia postale via telefono KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI ANUNNAKI La specie Denisova La Terra venne governata da una corsa interplanetaria nota come “Arconti” I vermi a scaglie nelle spiagge di Olbia Il giglio di mare UFO con un 'messaggio alieno' ritrovato dopo 60 anni in un museo Morire di caldo sarà una realtà per il 30% della popolazione     Categorie alieni e cose del nostro mondo (509) Curiosita' (492) astronomia (414) Mistero (398) catastrofico (272) Cronaca (261) documenti importanti (229) attualita' (226) Esopsicologia (146) il nostro pianeta (141) fantasia o pazzia (138) hi-tech e scienze (116) Archeologia (90) meteo -haarp -terremoti -inondazioni e vulcani (79) profetiche (65) fake-video foto ufologici e non (64) News (58) angeologia e demonologia (48) mitologia (47) FILM e CARTONI ANIMATI CULT (45) notizie brevi (33) velivoli speciali militari (29) SAGRE E FESTE IMPORTANTI (27) SPORT (26) Avvistamenti (25) virus informatici (24) LIBRI CONSIGLIATI (22) IL MARE (21) Razze aliene (17) nuvole: tipologie e strutture (13) notizie orrende (6) guadagno su internet (4) mistero (4) video (4) FOTO E IMMAGINI DA SCOPRIRE (2) premorte (2) profezie (2) guadagno internet (1) ibrido, (1) occhi gatto, (1)   IL CONTE E IL DUCA                Link   Seguici Seguimi su Facebook Seguimi su Twitter Iscriviti al feed RSS   sonoconte Vedere il profilo di conte rovescio sul portale blog Overblog Crea un blog gratis su Overblog Top posts Contatti Report vituperate Condizioni generali d'utilizzo. 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