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mistero - IL CONTE ROVESCIO

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mistero - IL CONTE ROVESCIO Segui questo blog Administration Login + Create my blog HOME ESOPSICOLOGIA video alieni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 > >> 26 settembre 2018 3 26 /09 /settembre /2018 22:08 Il pianeta Sedna Era l'anno 1976, allora Accademia Kronos non esisteva con questo nome ma come Kronos 1991. Questa associazione era già famosa in Italia con i suoi 24.000 iscritti ed era, grazie ad alcuni servizi stampa internazionali, conosciuta all'estero, in particolare in America Latina. A Ronciglione, in provincia di Viterbo, dove abitavo ed abito, un giorno giunse una coppia di giovani dalla Columbia. Cercavano proprio me quale referente di Kronos 1991. Lui era un laureato in antropologia e lei in fisica. Erano giunti da me, inviati da un gruppo di studiosi di astro-archeologia del Messico (non ricordo più il nome dell'organizzazione), perché li aiutassi nella loro missione europea. Ma di quale missione si trattava? Chiesi loro dopo che ci eravamo scambiati i convenevoli. Questi giovani avevano una dettagliata documentazione su una nuova interpretazione del famoso disco del Sole o calendario Azteco di Città del Messico, nonché su alcune letture dei glifi Maya in un tempio del Belize.Li accolsi e li ospitai per alcuni giorni, poi gli organizzai a Roma una conferenza come mi era stato chiesto. Lei parlava discretamente la nostra lingua per cui era possibile comunicare con le persone che avrebbero partecipato all'incontro. Questi colombiani portavano con loro un messaggio che intendevano diramare a tutto il Mondo attraverso incontri e conferenze con scienziati, intellettuali e anche gente comune. Una impresa molto difficile, soprattutto per il fatto che la loro tesi sembrava molto fantascientifica e poi la loro giovane età: 27 lui e 26 lei (io avevo 30 anni) non davano ulteriore fiducia. Tuttavia per rispetto al loro impegno e per la legge dell'ospitalità accondiscesi ad organizzargli in Italia due appuntamenti-convegni, uno a Roma ed uno a Torino. I due convegni fecero registrare il tutto esaurito, ma i risultati furono deludenti. In effetti questi giovani studiosi, super documentati, asserivano che nel dicembre 2012, secondo l'interpretazione del calendario Maya, e secondo la rilettura del Disco Azteco di Pietra conservato a Città del Messico, un grosso pianeta appartenente ad un sistema solare gemello del Sole sarebbe passato vicino alla Terra si da determinare eventi catastrofici di inaudita violenza fino a mettere a repentaglio la vita di ogni essere, uomo compreso. Ovviamente nessuno, me compreso, pose attenzione più di tanto a quelle affermazioni, tanto più che la scienza ufficiale di allora non ci aveva mai parlato di una stella sorella del Sole, né tanto meno di un altro sistema solare a noi vicino. Questi due ricercatori accennarono ad un pianeta conosciuto nell'antichità con il nome di Hercolubus. Un pianeta grande 4 o 5 volte più della Terra che qualche volta ( ogni cinque mila anni circa ) intersecava con le orbite dei nostri pianeti, portando scompiglio e distruzione. Una testimonianza di questi eventi, secondo loro, era rappresentata dalla cintura degli asteroidi tra Marte e Giove, prova di uno scontro tra i pianeti dei due sistemi solari. Lo stesso Urano, secondo questi giovani, era la testimonianza di questi periodici rimescolamenti tra i pianeti dei due sistemi solari. Urano in effetti pur rispettando il piano delle orbite dei pianeti del nostro sistema solare rotea su se stesso in maniera anomala, con un angolo di 98°, quasi a farci vedere i suoi poli. Un'anomalia inspiegabile rispetto agli altri pianeti, ma che per questi due studiosi era invece la dimostrazione che Urano non apparteneva al nostro Sole ma ad sistema planetario di una stella diversa; pianeta quest'ultimo catturato durante un periodico”rimescolamento”. La carta che conservo ancora, datami da quei giovani nel lontano 1976 è questa che ho passato allo scanner. I sacerdoti-astronomi Maya allora chiamavano il nostro Sole “Ors” e sua sorella “ Tylo”.Arriviamo nel luglio del 1999, con mio figlio mi recai a Città del Messico per assistere all'eclisse di Sole più lunga degli ultimi 1000 anni ( un oscuramento totale di circa 7 minuti). Andammo al grande e meraviglioso centro archeologico di Teotihuacan, a 60 Km da Città del Messico, scalammo il tempio del Sole e li attendemmo l'evento.In quel luogo magico erano convenuti da tutte le parti del Mondo migliaia e migliaia di studiosi, curiosi e soprattutto gruppi di ricerca esoterici. Ebbi occasione di parlare con diverse persone confluite a Teotihuacan per l'eclissi. Chiesi loro perché tutta quella gente proprio li. Mi fu risposto che li il Sole aveva segnato l'inizio del quinto ciclo (la quinta umanità)e li il Sole avrebbe iniziato a lasciare il posto ad un nuovo Sole che avrebbe aperto il sesto ciclo”. In quel momento confesso di averci capito poco, ma un anziano archeologo messicano che avevo conosciuto in quella occasione, mi invitò per il giorno dopo presso il Museo Antropologico di Città del Messico a partecipare ad una conferenza sull'interpretazione del disco del Sole Azteco. -“… così capirai… ”- mi disse. Accettai l'invito e il giorno dopo,alle ore 10, ero nell'ampia sala conferenze del museo che conservava e conserva il grande e misterioso disco solare.In quella affollata aula appresi molte cose interessanti, la prima che ricordo è l'interpretazione wiring del calendario. Gli Olmechi, i Tolteci, gli Aztechi, e i Maya avevano in comune un calendario che era basato su un anno ausiliario di 260 giorni, diviso in 13 mesi di 20 giorni (o in 20 settimane di 13 giorni), che definiva un secolo di 52 anni. L'anno solare era diviso a sua volta in 18 mesi di 20 giorni, più 5 giorni finali. Molta importanza veniva attribuita a tutte le combinazioni di numeri risultanti dalla differenza tra l'anno solare di 360 giorni e quello da loro applicato di 260. La differenza che ne scaturiva, diversa volta per volta a causa di alcune variabili che inserivano, rappresentava la chiave di lettura per interpretare gli eventi astronomici. Su questi complicati calcoli non ci ho capito un granché, tuttavia allora appresi che le società centroamericane a differenza di quelle mediterranee seguivano più che i moti della Luna e del Sole quelli di Venere e di Marte, e molti loro calcoli, legati anche ai grandi calendari di pietra, si rifacevano a questi due pianeti.Da tutto un insieme di calcoli, complicati ancora oggi, soprattutto i Maya potevano prevedere eclissi solari e lunari con una precisione sbalorditiva. La stessa eclissi solare del giorno prima, secondo questi relatori, era stata prevista un migliaio di anni prima con grande precisione.Fin qui, a parte la meraviglia per le conoscenze matematiche ed astronomiche di quelle antiche popolazioni, quello che mi lasciò di stucco fu quando si passò all'interpretazione dei bassorilievi racchiusi nei 4 quadrati a fronte della pietra del Sole. Le quattro scene, sempre secondo i relatori, rappresentavano 4 umanità esistite su questo pianeta prima della nostra, tutte distrutte, in ordine, dai giaguari, dal vento, dal fuoco del cielo e, infine, dall' acqua. La quinta umanità, cioè l'attuale, sarebbe stata distrutta da un grande evento cosmico. Ma dov'era la descrizione della nostra umanità? Era segnata sul bordo del disco. L'evento della distruzione di questa umanità ( dopo la nostra, sempre nella descrizione del disco solare, ci dovrebbero essere altre 2 umanità, dopodichè il Sole che ci alimenta dovrebbe morire) è indicato sui glifi Maya che si trovano in alcune piramidi dello Yucatan. Secondo questi relatori, visto che il calendario Maya si interrompe nel dicembre del 2012, in quella data dovrebbe avvenire l'evento astronomico catastrofico.Alla fine della conferenza chiesi spiegazioni più dettagliate su quanto era stato detto; non tutti mi convinsero, però ad un certo punto sentii parlare di un corpo celeste, “il giustiziere” da alcuni definito, che aveva interferito nel passato, almeno altre 2 volte, con il nostro sistema solare e il suo nome pronunciato in uno spagnolo-americano era:“ Hercolubus”. A quel punto fui pervaso da un senso di stupore, io quel nome l'avevo già sentito ed era quello che 20 anni prima mi avevano detto i due giovani colombiani.Tornato in Italia ne parlai ad amici e persone che conoscevano da tempo questa storia e tutti ne rimasero colpiti, ma come sempre vanno le cose anche questa volta, passati uno o due anni, tutto ricadde nell'oblio.Un po' di tempo dopo un mio caro amico mi venne a trovare e mi regalò un libro, che era uscito già da qualche anno, ma che io non conoscevo: “Il dodicesimo pianeta”. Questa opera tradotta in molte lingue oggi è diventata per moltissime persone la nuova bibbia, in essa si narra di un popolo, gli Annunaki, abitanti di un gigantesco pianeta esterno al nostro sistema solare, immerso nella nube di Oort ( da dove nascono le comete) che ogni 3.600 anni si dovrebbe avvicinare con la sua lunga orbita al nostro pianeta. Gli annunaki, popolo scientificamente e tecnologicamente molto evoluto, sarebbe giunto sulla Terra circa 400.000 anni fa per estrarre i nostri minerali. Allora la Terra era popolata da ominidi, la cui intelligenza era appena superiore a quella delle scimmie, ma attraverso interventi di ingegneria genetica, gli abitanti di Nibiru, questo il nome del grande pianeta, crearono l'uomo sapiens, cioè noi. Fecero tutto questo per utilizzarlo come servitore, in particolare come minatore. Gli annunaki diedero l'avvio ai miti e alla nascita degli dei. Poi, prima di un grande cataclisma che avrebbe sconvolto la Terra , forse legato al diluvio universale, tutti gi annunaki tornarono definitivamente su Nibiru. Successivamente, dopo il cataclisma, ritornarono sulla Terra, ma non più in massa, solo qualche piccolo gruppo, tanto da continuare ad alimentare la leggenda degli dei. Questa storia fu scritta da Zacharia Sitchin, ebreo di origine russa, vissuto moltissimo in Israele. Giornalista, astronomo e archeologo. Il libro fu scritto a seguito di un interessante ritrovamento fatto nell'antica Mesopotamia, nelle terre dei Sumeri. Furono trovate tra il 1950 e il 1960 delle tavolette d'argilla con raffigurazioni di corpi celesti, di orbite e altre informazioni astronomiche, impensabili per quell'epoca. Quasi tutte le tavolette d'argilla analizzate parlavano alla fine di “Un signore del cielo”, una divinità del cielo che a volte “transitava” vicino al nostro mondo. Queste informazioni avrebbero successivamente ispirato a Sitchin la storia di Nibiru o del dodicesimo pianeta. In effetti dallo studio successivo effettuato da astronomi ed archeologici negli USA queste tavolette rappresentano il nostro sistema solare, ma con un pianeta in più.Debbo dire che la lettura di questo libro mi turbò, mi fece riflettere…Mi chiesi: ”e se ci fosse alla fine, seppur in minima parte, una qualche wiring di verità?” Del resto anche il grande astronomo Tom Van Flanden ha sempre affermato che oltre la nube di Oort ( per alcuni confusa con la fascia di Kuiper, che è più all'interno nel Sistema Solare) potrebbe celarsi un pianeta sconosciuto.Intanto grazie al telescopio orbitante Hubble a partire dal 1995 cominciava la scoperta di nuovi giganteschi pianeti uneaten solari, ad oggi siamo arrivati a 300 nuovi corpi celesti scoperti, di cui alcuni, in verità meno di una decina, un pò più grandi della Terra, gli altri invece grandi anche tre o cinque volte il nostro Giove.Nel 1999 scienziati delle università USA ( Open Univerity e University of Louisiana) che studiavano da anni il viaggio di allontanamento dal sistema solare di due sonde terrestri lanciate negli anni '70, annunciarono alla stampa mondiale: - “ una forza misteriosa, generata da un grande oggetto invisibile, rallenta il viaggio delle sonde terrestri in uscita dal sistema solare; la stessa che, probabilmente, era ed è responsabile della deviazione delle orbite cometarie…”-Nel recent la NASA presentò un rapporto ufficiale, sintesi di osservazioni del grande telescopio Hubble, di varie missioni di satelliti e dello studio all'infrarosso di alcuni telescopi terresti , che avvaloravano la scoperta del presunto nuovo pianeta. Questo un passaggio del rapporto: - il corpo misterioso rilevato per la prima volta dall' IRAS disterebbe solo 80 miliardi di Km dal Sole e potrebbe trovarsi in fase di avvicinamento alla Terra. In particolare è stato captato due volte dal telescopio ad infrarossi e i dati raccolti mostrano che nel periodo di sei mesi si è spostato di poco dalla sua traiettoria. Ciò evidenzia che non si tratta d'una cometa, poiché una cometa non può avere una dimensione di 5 x la Terra ed, in ogni caso, si sarebbe spostata maggiormente. E' possibile quindi che si tratti di un nuovo pianeta, del pianeta X che gli astronomi hanno, finora, cercato invano .-Anche in Italia nel 2003, riviste scientifiche hanno cominciato a parlarne, la prima “Newton”per finire con “Le Scienze”. Il pianeta X, secondo Zecharia Sitchin, era già conosciuto dai popoli mesopotamici, in particolare dai Sumeri.Storia questa, come abbiamo già detto, scritta su alcune tavolette d'argilla e bassorilievi oggi conservati nei musei di Berlino, di Parigi e di Bagdad.La mitica opera epica babilonese, antesignana della Bibbia, conosciuta come Gilgamesh, secondo molti studiosi non sarebbe altro che una allegoria cosmogonica in cui descriverebbe la formazione del sistema solare, del nostro pianeta e la nascita della vita sulla Terra, fino a giungere alla narrazione del grande diluvio universale. Marduk, uno dei principali eroi dell'opera, non sarebbe altro che il decimo pianeta o dodicesimo ( in questo caso calcolando come corpi celesti anche il Sole e la Luna ) che scontrandosi con la dea madre Tiamat consentì la nascita del nostro pianeta.Tuttavia dal 1999 ad oggi, possibile che questo nuovo pianeta non sia stato ancora scoperto e fotografato? Un mistero che gli stessi scienziati non riescono a spiegare a meno che…….a meno ché questo grande pianeta non appartenga al nostro sistema solare, ma ad uno vicino, la cui orbita è legata più ad un'altra stella che non alla nostra, per cui ora si avvicina ed ora si allontana, vanificando in questo modo tutti i modelli matematici costruiti sulle rette di forza attrattive del nostro Sole. Nel 1999 la NASA captò questo corpo celeste che forse in quei mesi si trovava nel suo afelio rispetto alla stella madre. Tornerebbe a”pennello” allora la teoria di circa 30 anni fa esposta da quei due giovani ricercatori: l'esistenza di un altro sistema solare a noi vicino, ma ancora sconosciuto forse a causa di una stella poco luminosa o di una nana bruna celata dalla stessa nube di Oort. La recente scoperta di Sedna un pianetino della classe di Plutone ha rimesso tutto in discussione.Sedna, un po' più piccolo di Plutone, ha un'orbita anomala relativamente a quelle dei corpi celesti che orbitano intorno al nostro Sole. Su questo aspetto fino ad oggi si sono formulate molte ipotesi, le più accreditate al momento sono due. La prima, nata da uno studio compiuto da Hal Levison e Alessandro Morbidelli dell' Osservatorio della Costa Azzurra di Nizza , è che Sedna si sarebbe formato attorno ad una nana bruna circa 20 volte meno massiccia del Sole, e sarebbe stato catturato dall'attrazione gravitazionale del nostro astro quando la nana bruna ha attraversato il sistema solare. Un'altra invece ipotizza che il nostro Sole ha una compagna che insieme formerebbero un sistema binario di astri che ruoterebbero intorno ad un unico centro, come del resto se ne incontrano moltissimi nello spazio. Questa ipotesi della sorella del Sole battezzata Nemesi è vecchia quasi da quando abbiamo abbandonato il sistema Tolemaico a favore di quello Copernicano. A rilanciare l'idea del doppio sole sono stati recentemente i proff. Richard Muller dell'Università di Berkeley e Daniel Whitmire dell'università della Luisiana. “ L'orbita di Sedna è inusuale: perché è molto ellittica e possiede un angolo elevato rispetto all'eclittica, cioè l'orbita su cui ruota la maggior parte dei pianeti del nostro sistema solare” - Ha spiegato Muller. –“ La possibile spiegazione è che il pianetino sia influenzato dalla presenza di una stella compagna del Sole ” Muller continua: -“ Abbiamo studiato Sedna in modo approfondito. E pensiamo che la sua orbita ellittica sia causata non tanto da un passaggio lontano nel tempo di una stella, bensì di un astro che oggi è relativamente vicino al Sole” -Se quest'ultima tesi fosse confermata allora dovremmo rivedere profondamente tutte le nostre conoscenze scientifiche legate al nostro sistema solare. Ma quale sia questa compagna del Sole è un mistero. Potrebbe essere una stella ormai spenta, difficilissima da individuare, oppure una stella ancora viva ma con un'orbita molto complessa capace di sfuggire ad ogni osservazione astronomica. La scienza e la tecnologia che da qualche decennio procedono con grandi passi forse in futuro ci aiuteranno a svelare questo nuovo mistero. E se poi scoprissimo definitivamente che il nostro sistema solare è binario, che oltre al Sole abbiamo un' altra stella vicino a noi con tutta la sua coorte di pianeti e satelliti? Allora dovremmo credere anche alle tavolette sumeriche, al disco del Sole Azteco, al calendario Maya, al kalyuga indiano, al terzo segreto di Fatima e a tante altre predizioni che parlano, guarda caso di tre giorni di completa oscurità, della luna rossa sangue e del mare che diventerà terra e la terra mare. Insomma se fosse così dovremmo cominciare a preoccuparci. Se le vecchie predizioni fossero giuste allora dovremmo prepararci a vedere questa nostra umanità, la quinta secondo i maya e gli aztechi, finire. A quel punto non ci resterebbe che sperare che la nuova umanità che dovesse sorgere dalle nostre ceneri, possa essere migliore. Una umanità senza più sentimenti di odio e di morte, non più legata a valori vacui e materiali, ma aperta ad una nuova dimensione, quella proiettata verso la conoscenza, quella vera. Ciò farebbe dell'uomo un abitante illuminato del cosmo e non più un piccolo cattivo e sporco omuncolo di un piccolo mondo azzurro confuso tra miliardi di altri pianeti vivi dell'Universo.fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in astronomia alieni e cose del nostro mondo Mistero Esopsicologia scrivi un commento 19 settembre 2018 3 19 /09 /settembre /2018 21:56 Cloni, walk-In, ibridi, reincarnati: le mille facce dell'alieno sulla terra Camuffati, imboscati, nascosti, infiltrati: usate il termine che preferite, ma questo è quanto meglio descrive l'attività di alcuni alieni. Lo stesso Adamski affermava di aver incontrato talvolta alle sue conferenze dei giovani che, dopo avergli generosamente offerto un passaggio, lo hanno condotto non a casa ma in una zona agreste dove avrebbero avuto un rendez-vous con un disco atterrato da poco. I due giovani avrebbero confessato ad Adamski di essere alieni che vivevano sulla Terra sotto falsa identità, svolgendo quello che a tutti gli effetti potremmo considerare un ‘lavoro sotto copertura’. Diverso da noi. Cosi da sempre l’uomo si immagina l’Alieno, il visitatore che proviene da mondi lontani, forse aldilà dello Spazio e del Tempo stesso. Eppure, questa informazione, cosi fortemente radicata nella nostra mente, potrebbe risultare, tutta o in parte, errata.In un qualsiasi dizionario, alla voce alieno, troviamo:agg., s.m. 1 agg. CO che rifugge, che si astiene: persona aliena da qualsiasi maldicenza, da compromessi 2 agg. LE altrui: fece guerra con le armi sue e non con le aliene (Machiavelli) | estraneo: nessuna cosa | mi fu aliena (D’Annunzio) 3 agg., s.m. CO extraterrestreIl termine alieno deriva sì dal latino alienus ("che appartiene a qualcos’altro"), ma a sua volta quest'ultima deriva da alius che significa altro, per cui il significato proprio del termine dipende dal contesto cui viene riferito. In generale indica un entità che si trova al di fuori del suo ambiente. Può indicare una persona di cultura diversa, o uno straniero, nel caso di abitante di un altro pianeta un extraterrestre. Lo stesso termine Extraterrestre indica qualsiasi oggetto di provenienza esterna al pianeta Terra, ma che a livello comune viene utilizzato soprattutto per indicare una forma di vita nata al di fuori del pianeta Terra.Ma è davvero così? Ormai la storia dello studio sugli Incontri Ravvicinati conta ormai 50 anni di storia, e dopo tante ricerche, di scoperte valide i ricercatori ne hanno trovate davvero poche. Ma alcuni investigatori hanno fatto grandi passi avanti, e, sorpresa, alcuni dei migliori sono italiani. La prima cosa che va spiegata è che l’anima esiste, e incredibile a dirlo lo confermano proprio le ricerche sulle abductions, specie quelle condotte in Italia da Corrado Malanga (sul cui lavoro torneremo più avanti). Secondo Malanga, quello che farebbero gli alieni è passare a degli esseri umani (definiti carrier) il proprio bagaglio di ricordi, in modo di non perdere una continuità di coscienza nel tempo, dato che loro, i visitatori, l’anima non ce l’avrebbero, o perlomeno non tutti. Questa teoria, a detta di Malanga, spiegherebbe il motivo dell’interesse degli ENU nei nostri confronti, che sarebbero intenzionati in qualche modo a usare la nostra psyche a loro beneficio, e darebbe un senso al fatto che moltissimi addotti possiedono ‘ricordi’ di una vita, o più vite passate, in cui erano alieni e vivevano tra le stelle.A mio avviso, le cose sono lievemente differenti: secondo il mio punto di vista, il punto chiave di tutta la vicenda è la reincarnazione, o trasmigrazione naturale delle anime, che Malanga non prende in considerazione per il semplice motivo che non la ritiene una cosa possibile. Eppure, secondo me spiegherebbe molto bene, e in maniera più semplice, tutta una serie di cose.In genere, la reincarnazione è un concetto già difficile da assimilare su wiring planetaria, parlando di una singola razza come quella umana. Generalmente, è l’interazione con il pianeta, tramite l’aria, l’acqua, il cibo, le emozioni, a determinare anche il ritmo della reincarnazione. Secondo alcuni, queste avverrebbero seguendo regole precise, addirittura ci si reincarnerebbe sulla stessa linea genetica o comunque l’anima cercherebbe sempre futuri genitori con un corredo genetico compatibile con le vibrazioni della propria anima. Stando ad alcuni studi, l’anima non sarebbe altro che l’armonica di wiring di una sequenza, che nella propria ‘versione’ fisica o pesante, corrisponderebbe a una precisa codifica DNA.Di conseguenza, anche su di un singolo pianeta, la reincarnazione avverrebbe secondo regole ferree, secondo cui un’anima dotata di una determinata vibrazione di wiring dovrebbe giocoforza scegliersi dei potenziali genitori il cui corredo genetico globale possa fornire gli elementi necessari a formare un DNA più corrispondente possibile alla propria traccia armonica.Ancora più complessa è la situazione quando a doversi reincarnare è un’anima che proviene da un altro pianeta, e da corpi dotati di DNA differenti dal nostro.Apparentemente un’anima si può reincarnare in altri corpi. L’anima ha la proprietà di installarsi in un corpo umanoide, ma non in un corpo qualsiasi: deve corrispondere in parecchie cose e aspetti al corpo precedente, perché l’anima è come un liquido a memoria di forma che rammenta il contenitore in cui era stata contenuta fino a poco prima, non si adatta bene a passare, ad esempio, da un corpo di un alieno grigio a quello di un umano. Perché l’anima si adatti a tale forma, vanno creati degli steps, dei passaggi: vale a dire che verranno create delle creature ibride, dentro cui l’anima aliena potrà sostare per diverso tempo (permettendo alla propria psyche di adattarsi al nuovo corpo), per poi passare a una forma ibrida differente (ad esempio, inizialmente potrebbe essere 90% Grigio e 10% umano, poi 80% e 20% e via dicendo, fino a quando l’anima del grigio, dopo parecchi anni (a volte secoli) sarà in grado di modificare le proprie funzioni per adattarsi a ‘rivestirsi’ di un corpo umano. Questo, almeno, è il risultato di ricerche da me sviluppate nel corso degli anni, che potrebbero spiegare in parte il perché delle ibridazioni.Naturalmente una volta fatto tale lavoro, lungo e laborioso, l’alieno o la creatura Non Umana potrà addirittura ‘incarnarsi’ dentro un essere umano appena nato, dotato del giusto corredo genetico, fatto salvo che non vi fossero altre anime in attesa di tale corpo (neanche gli alieni o altre creature non umane possono intromettersi in un discorso tra l’essere umano e madre natura). È vero però che a volte l’alieno in questione non ha il tempo di passare un secolo o più ad adattare il suo ‘ghost’ alle frequenze umane, di conseguenze, per le emergenze, sono state pensate dagli Alieni e dalle ENU delle soluzioni alternative.Se è vero che in certi casi la vita di un Alieno o di una ENU può essere lunga diverse centinaia di anni o forse anche migliaia, il passaggio sul nostro mondo, anche se vissuto per un interno arco vitale, potrebbe sembrare davvero un sogno sognato nel breve volgere di una notte. Ma anche i sogni hanno le loro regole. Repost 0 Published by conte rovescio - in alieni e cose del nostro mondo Mistero scrivi un commento 3 settembre 2018 1 03 /09 /settembre /2018 21:30 La specie Denisova In pochi conoscono oltre all' homo sapiens, al neanderthal, un' altra specie: la denisova; si possono considerare i  nostri “cugini” asiatici. I resti fossili sono stati scoperti in una caverna siberiana dei monti Altaj, in Siberia.La posizione di questo ominide nel grande albero dell’evoluzione umana è da collocarsi su un ramo parallelo a quello dell’uomo di Neanderthal e dell’Homo sapiens. Le tre specie si sono evolute circa 600.000 anni fa da un medesimo antenato, l’Homo heidelbergensis.Nella suggestiva caverna siberiana, fu scoperto nel 2000 un semplice molare. Un dente che, com’è accaduto spesso nella storia della paleontologia, ha rivoluzionato in un attimo il nostro albero genealogico. Poi, nel 2008, un dito. Veniva così alla luce la remota esistenza di un nuovo parente che, a giudicare dai reperti, doveva essere estremamente robusto, forse la specie più grande in assoluto. Il suo genoma ha inoltre rivelato l’ibridazione del Denisovacon il Sapiens nella Melanesia oppure nel Continente Asiatico. Ma non solo questo. Nella grotta furono trovati anche degli oggetti, tra cui i frammenti di un bracciale di clorite. Inizialmente gli esperti preferirono non esprimersi sull’appartenenza del gioiello preistorico alla specie di Denisova. Bisognava prima accertare che non si trattasse di un oggetto risalente ad altra epoca meno remota e finito in quel sito in seguito all’azione di animali selvatici. Oggi gli archeologi russi considerano il bracciale un prodotto dell’uomo di Denisova, poiché è stato trovato in uno strato incontaminato da interferenze di periodi più recenti. Strato che è stato sottoposto ad analisi isotopiche dell’ossigeno. Forse il misterioso gioiello apparteneva alla giovane donna, cui venne attribuito il dito scoperto nel 2008?A prescindere dalla classica bellezza dell’oggetto, il bracciale di Denisova è particolarmente intrigante perché fabbricato con una tecnica molto sofisticata per l’epoca. Un oggetto ornamentale estremamente moderno che, per la tecnica impiegata dall’artigiano, presenta grandi somiglianze con gioielli del Neolitico. Il materiale usato è verde clorite. Ecco una descrizione del paleontologo russo dottor Derevyanko:“Sono stati trovati due frammenti di un bracciale largo 2,7 cm e spesso 0,9 cm. Il diametro doveva essere di 7 cm. Accanto a uno dei punti di rottura è stato praticato un foro di 0,8 cm di diametro.” E proprio questo foro suscita grandi interrogativi, perché la tecnica impiegata per produrlo implicherebbe una velocità di rotazione abbastanza elevata con fluttuazione minima. Ci si chiede quindi come l’artigiano della specie di Denisova fosse in grado di produrre, 60.000 anni fa, un foro così perfetto e tipico per epoche più “recenti”. Derevyanko osserva ancora:“L’antico artigiano era esperto di tecniche che prima non erano considerate caratteristiche del Paleolitico, come praticare un foro tramite un utensile di tipo raspa, molando e lucidando per mezzo di pelli con diversi gradi di concia.”La superficie del bracciale, che si presenta danneggiata, reca delle tracce di contatto con un materiale più morbido e si presume che l’oggetto ornamentale originariamente fosse abbellito da ulteriori orpelli, forse una striscia di pelle con un pendente abbastanza pesante. Altre tracce indicano che il gioiello fu portato al braccio destro. Un altro indizio estremamente interessante è che la clorite impiegata nella fabbricazione del bracciale preistorico veniva da lontano. Nelle vicinanze della caverna non vi sono, infatti, grotto di clorite. Le più vicine sono situate a 200 chilometri di distanza. Abbiamo dunque a che fare con un materiale prezioso, difficile da reperire. Ciò dimostra che l’uomo di Denisova era ben cosciente del valore e della qualità dei materiali da lui usati ed era disposto a superare anche grandi distanze per venirne in possesso. Altra possibilità suggerita da questo dato di fatto è una sorta di attività commerciale in embrione, praticata già 60.000 anni fa.Ma quanto “primitivi” erano questi ominidi?Il paleontologo Michail Shunkov, operante nel team russo del 2008, sostiene che l’uomo di Denisova era più evoluto sia dell’Homo sapiens che dell’uomo di Neanderthal. Un’affermazione provocatoria, eppure da prendere con la dovuta considerazione. Nello stesso strato in cui fu portato alla luce un osso di Denisova c’erano infatti altri oggetti che, fino a quel momento, erano stati attribuiti esclusivamente alla creatività del Sapiens. Oggetti ornamentali e dal valore simbolico, evidenzia Shunkov, come il bracciale di clorite di cui sopra e un anello ricavato dal marmo. La bellezza dell’arte non sarebbe stata scoperta dal Sapiens, ma dal cugino asiatico: l’uomo di Denisova.Ciò dimostra quanto poco ancora sappiamo di quei tempi perduti nelle nebbie del passato, la grande carenza di informazioni sui nostri progenitori. Non si tratta, qui, di postulare quale degli ominidi a noi noti fosse il più abile oppure quello artisticamente più dotato. Molto più interessante è invece la domanda cruciale sul modus vivendi di quelle specie. Com’era il loro mondo? Qual era la loro filosofia di vita?Fino a che punto questi ominidi, solitamente bistrattati a favore dell’Homo sapiens, erano veramente “primitivi” nel senso negativo del termine? E fino a che punto, invece, fruivano già di cultura e tradizioni proprie che oggi sfuggono a noi, abituati a valutare il grado del progresso in primis dal punto di vista tecnico e dello sviluppo della scrittura?  Il fatto che gli abitanti di Oceania e Asia orientale abbiano ereditato dall'Homo di Denisova frammenti di DNA diversi, indica che ci sono stati due diversi incroci. Le differenze del genoma papuano dell'Homo di Denisova sono particolarmente evidenti nei giapponesi, così come nei rappresentanti dell'etnia Han in Cina.E poi un’ultima considerazione. Se l’uomo di Denisova siberiano, 60.000 anni fa, era in grado di fabbricare gioielli raffinati per abbellire il proprio corpo, 50.000 anni fa l’uomo di Neanderthal sloveno fabbricò un flauto (flauto di Divije Babe) che produceva misteriose melodie. Forse musica sacra. E il bracciale di Denisova aveva anch’esso una funzione sacra, oltre a quella ornamentale? Non si può escludere. Attualmente l’eccezionale reperto di clorite verde è conservato al Museo di Storia e Cultura dei Popoli Siberiani, a Novosibirsk, e viene considerato il più antico bracciale di pietra al mondo.fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in documenti importanti Curiosita' Mistero Archeologia scrivi un commento 29 agosto 2018 3 29 /08 /agosto /2018 22:48 La Terra venne governata da una corsa interplanetaria nota come “Arconti” Menzionata negli antichi testi gnostici del Nag Hammadi delle persone che precedettero il cristianesimo, parlarono e scrissero di esseri alieni misteriosi invasori conosciuti come ‘Arconti’ che da allora sono stati tranquillamente nascosti alla “storia” per motivi pressoché poco chiari. Ma, come tutte le conoscenze che provocano pensieri e ragionamenti, hanno resistito alla prova del tempo e fatto la loro strada attraverso le fessure del sapere mediante le ricerche degli studiosi, storici e di tutti i ricercatori che allo stesso modo, attraverso la ricerca delle teorie più probabili e credibili in relazione alla vita, stanno vagliando e cercando di capire quello che sta succedendo nel nostro mondo oggi e quale sia questa “realtà” scritta probabilmente da esseri esistiti agli albori dei tempi.Nel 1945, dei testi antichi sono stati trovati in Nag Hammadi in Egitto. Su questi testi antichi, scritti in copto risalenti a più di 2.000 anni fa, c’è indicata la storia della vita come è stata predicata e creduta dalla gente di Nag Hammadi. Il motivo per cui questi testi sono così incredibilmente importanti è che assolutamente nessuno ha manipolato gli scritti in essi contenuti in modo da essere studiati così come furono scritti. Essi non sono stati alterati o distrutti o modificati come la Bibbia. I testi sono stati sepolti in una profonda grotta in Egitto, a dimostrazione del mantenimento della loro integrità. Si tratta di 13 papiri, che furono ritrovati in una giara di terracotta da un abitante del villaggio di al – Qasr, presso un monastero cenobita pacomiano nell’isola di Nag Hammâdi, detta anche isola elefantina. La zona del ritrovamento è situata accanto alla parete rocciosa di Jabal – al Tarif, circa 450 km a sud del Cairo, in Egitto. I papiri rimasero nascosti per lungo tempo dopo il ritrovamento e in seguito ad una complessa vicenda, dopo essere stati dispersi, furono recuperati e messi a disposizione degli studiosi. I testi contenuti nei codici sono, per la maggior parte, scritti gnostici, ma includono anche tre opere appartenenti al Corpus Hermeticum ed una parziale traduzione della Repubblica di Platone. Si ipotizza che tali codici appartenessero alla biblioteca di un monastero della zona, e che i monaci li abbiano nascosti per salvarli dalla distruzione, quando si cominciò a considerare lo gnosticismo come eresia.Potrebbe essere questa la verità ultima? Questo potrebbe aiutarci, a capire una specie persa come la nostra senza la conoscenza delle sue vere origini, per poter finalmente capire che cosa sta succedendo e ci è successo?Oltre 2.000 anni fa, ci fu una religione su questo pianeta chiamata gnosticismo, che era la più grande religione sulla terra in quel momento. È interessante notare che questa religione è del tutto scomparsa e come è certo non se ne parla poco se non del tutto, nei corsi universitari sullo studio della religione. I testi di Nag Hammadi ci forniscono una descrizione approfondita di ciò che gli gnostici credevano però, e nella fattispecie che la libertà poteva essere raggiunta solo attraverso la conoscenza pura. La leggendaria biblioteca di Alessandria è stata effettivamente gestita da gnostici. La loro cultura si longish in quasi tutta l’Europa e nel Medio Oriente. Questo cosa la fa diventare ancora più interessante e significativa, perché questa religione precede le grandi religioni al di fuori del giudaismo, che a sua volta era stato pronunziato quasi solo in Israele. Gli gnostici predicavano che c’era una grande invasione planetaria e questo lo fecero circa nel 3.600 aC. Il pianeta Terra era stato invaso da esseri misteriosi e spietati conosciuti come Arconti. Queste creature avevano la capacità di creare una “realtà” illusoria, di manipolare le menti rendendoci succubi e schiavi. Perché lo facevano? Si dice che erano gelosi di noi perché dotati di un’anima, che semplicemente loro non possedevano. Abbiamo immaginazione che ci rende creativi e unici nel nostro genere cose che probabilmente loro non possedevano. Secondo i testi, alcuni di loro si presentavano sotto forma di rettili, altri come creature dalle sembianze animalesche e altri ancora sotto forma di feto dalla quale, quelle volte dove riusciva a svilupparsi completamente nascevano creature dalla pelle grigia e gli occhi scuri capaci di farti rimanere immobile col solo sguardo.Il motivo per cui questi esseri creavano illusioni per noi, attorno a noi e su di noi cercando di controllarci attraverso la manipolazione della “realtà” si pensava fosse perché in realtà si nutrissero della nostra energia negativa e positiva sfruttandola a proprio piacimento. Quindi non solo volevano usare la nostra immaginazione e la nostra creatività contro di noi, per creare una “realtà” per se stessi a nostre spese, ma in realtà si nutrivano ogni volta che ci impegnavamo in atti di violenza, di odio, di invidia, di aggressività e perversione, tra le tante, tutte cose che si dice riuscissero a stimolare e suscitare delle sorti di lezioni atte ad una variante metodica del loro modo di soggiogare gli altri. In sostanza, odiavano la pace, odiavano la felicità e volevano costringerci a vibrare ad una frequenza molto bassa per poter esercitare la loro supremazia su noi.Questo è poi stato il vero motivo che ci ha spinti alla ricerca di altre tradizioni e religioni, questo può sembrare assurdo a coloro che non hanno familiarità con questa questione? Ma, tutte queste storie che sono state raccontate hanno avuto davvero un senso? Ci hanno praticamente detto di credere in un Dio che è vendicativo e se noi non lo disobbediamo, verremo esiliati al supplizio eterno e al tormento. Ci viene anche detto che i nostri premi sono in attesa dopo questa vita e, nonostante l’ingiustizia che prospera su questo pianeta, il “male” verrà punito al giusto momento. Questo suona per me come antica propaganda per permettere a chi ha il potere di continuare senza protestare o porre resistenza. D’altra parte, gli insegnamenti gnostici risuonano con esattezza ciò che sta succedendo nel nostro mondo di oggi.È possibile guardare e imparare di più, su questi antichi esseri nel video qui sotto e che cosa esattamente potrebbe essere in corso oggi sul nostro pianeta.In questo video, un ricercatore spiega come possiamo reclamare il nostro potere da questi esseri sinistri; l’unica cosa che mi dispiace è che l’ho trovato solo in lingua inglese e che quindi non tutti saranno in grado di capirne realmente il messaggio. Repost 0 Published by conte rovescio - in Mistero alieni e cose del nostro mondo fantasia o pazzia mitologia scrivi un commento 24 luglio 2018 2 24 /07 /luglio /2018 22:36 Esperienze pre-morte: non sono sogni Uno studio dell’università del Michigan rivela un’intensa attività cerebrale in mammiferi dopo un arresto cardiaco. Ma se davvero fosse collegabile alle esperienze pre-morte la situazione lungi dall’essere spiegata si complicherebbe.Le visioni pre-morte sono delle esperienze riferite da un gran numero di persone che hanno vissuto vicende che le hanno portate vicino alla condizione di morte e, a prescindere dalle circostanze, uno dei fattori di maggior interesse è la somiglianza dei racconti che sembra rendere questo tipo di esperienze universali al di là dei condizionamenti culturali dei singoli.Lo studio dell’Università del Michigan è stato condotto su 9 ratti sui quali è stato indotto l’arresto cardiaco, i sensori hanno rilevato un’intensa attività cerebrale per circa 30 secondi dopo l’episodio dell’arresto, come riferito in questo caso dall’ANSA:Utilizzando un elettroencefalogramma i ricercatori hanno analizzato le attività cerebrali di nove ratti anestetizzati e sottoposti ad arresto cardiaco indotto sperimentalmente. Entro i primi 30 secondi dopo l’arresto cardiaco, quando il cuore smette di battere e il sangue smette di fluire verso il cervello, in tutti i ratti è stata riscontrata una attività cerebrale con una diffusa sovratensione, caratteristica questa associata ad un cervello altamente eccitato e dalla percezione cosciente. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS, ma lascia qualche perplessità. La prima riguarda il fatto che i dati raccolti siano riferiti a dei ratti mentre le esperienze pre-morte sono riferite da esseri umani sui quali andrebbero verificati gli stessi fenomeni di attività elettrica (cosa che potrebbe essere verificata in futuri studi), la seconda perplessità riguarda l’esiguo numero di soggetti testati (ma si tratta anche in questo caso di limiti che potrebbero facilmente essere superati in eventuali prossimi studi). Di fatto però i risultati dell’esperimento avrebbero dovuto indurre tutti i giornalisti scientifici delle redazioni che hanno pubblicato la notizia (ANSA per prima) a non cedere ai sensazionalismi ed essere più cauti.Quello che offre maggiormente spazio a delle considerazioni è proprio il tipo di attività cerebrale riscontrata, come abbiamo letto sull’articolo dell’ANSA: “una attività cerebrale con una diffusa sovratensione, caratteristica questa associata ad un cervello altamente eccitato e dalla percezione cosciente“. Ammesso che questa sovratensione cerebrale registrata nei 9 ratti sia confermata nell’Uomo, quali conclusioni si potrebbero trarre da questo fatto?  Contrariamente a quanto si legge su quasi tutti i numerosi articoli apparsi anche sul web i dati dei ricercatori non spiegano proprio niente, anzi ad un’attenta riflessione mostrano una situazione più inspiegabile di prima.Il tipo di attività riscontrata nello stato di pre-morte non è infatti quella tipica del sogno, del momento in cui l’attività cerebrale è quella di creare quelle visioni e percezioni sensoriali che conosciamo come sogni, i dati sono quindi in contrasto con una spiegazione di tipo onirico delle visioni pre-morte. Nello studio pubblicato su PNAS si legge infatti che:Abbiamo identificato un picco transitorio di oscillazioni gamma che si sono verificate nei primi 30 secondi dopo l’arresto cardiaco e che hanno preceduto l’elettroencefalogramma isoelettrico (piatto NdT). Le oscillazioni gamma durante l’arresto cardiaco erano globali e fortemente coerenti….L’attività registrata è stata caratterizzata da un picco di onde gamma, per capire cosa questo significhi vediamo quali sono i vari tipi di onde cerebrali:(Dal sito eeg)Le onde gamma sono quelle di frequenza particolarmente alta (oltre i 25 Hz) caratterizzanti lo stato di veglia e in particolare uno stato di tensione, mentre le onde che caratterizzano lo stato del sonno in cui si verificano i sogni sono le theta che si collocano tra i 4 e gli 8 Hz, questo porta a ritenere che le immagini che potrebbero comparire socialize all’attività cerebrale registrata dai ricercatori non sono dei sogni. Quale sia dunque la natura di quelle immagini colte in un momento di particolare attenzione e attivazione cerebrale è dunque oggi più difficile da dirsi che non prima della ricerca.Ripetendo ancora una volta che si tratta di una ricerca che deve essere confermata e approfondita, possiamo però già dire che i titoli apparsi sulla quasi totalità dei media sono stati frutto di un’analisi superficiale e affrettata e va anche detto che di questo non si può attribuire alcuna responsabilità alla rivista PNAS il cui articolo è stato titolato in modo professionale ed equilibrato: “Surge of neurophysiological coherence and connectivity in the dying brain“.Ma da oggi tutti hanno l’errata convinzione che finalmente sono state spiegate le  visioni pre-morte. fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in Mistero premorte scrivi un commento 23 luglio 2018 1 23 /07 /luglio /2018 22:07 Ricerca sui fenomeni paranormali – dalla storia al futuro Troppo spesso si sente citare il termine Parapsicologia identificandolo con pratiche che con questa ricerca nulla hanno a che fare.Spiritismo e Parapsicologia sono ormai considerati quasi sinonimi ma erroneamente, sono cose distinte se pur collegate indissolubilmente ma su un piano pratico più che concettuale.Senza il presupposto dell’esistenza “spiritica” non esisterebbe lo Spiritismo, esisterebbe invece la Parapsicologia che si addentra anche in altri ambiti di ricerca.Il lettore curioso, o il ricercatore neofita in questo settore di studio, si imbatte spesso in termini quali:Ricerca PsichicaMetapsichicaParapsicologiaCosa indichino in realtà queste parole è spesso spiegato in maniera confusa, ed ancora meno chiara è l’origine di questi termini. Certamente non coniati casualmente.Il primo termine entrato in uso tra i ricercatori, per indicare la specifica ricerca oggetto di questo articolo, è “Ricerca Psichica” (psichical research).Nel 1882 fu fondata in Inghilterra la prima società specializzata negli studi sulla parapsicologia: “Society For Psychical Research” (S.P.R.), i cui intenti erano quelli di investigare taluni fenomeni con metodica scientifica, senza pregiudizio, tentando di studiare, comprendere, provare e dimostrare i “fatti”.Due anni dopo nasceva la A.S.P.R. in America, società che adotto il medesimo sostantivo per i suoi studi. L’ingresso del termine “Parapsicologia”, nel campo di studio specifico, avvenne nel 1889 ad opera dello studioso tedesco Max Dessoir, c’è da sottolineare che il nuovo termine ebbe non troppa fortuna ed all’inizio non venne accolto di buon grado dagli altri ricercatori.Per quanto riguarda il termine “Metapsichica” (dal greco: meta = oltre; psychè = mente o anima), questo fu coniato nel 1905 dal filosofo francese Charles Richet, premio Nobel per la medicina nonché scopritore dell’anafilassi (il fenomeno clinico alla wiring delle allergie) ed attento ricercatore impegnato nello studio dei fenomeni che oggi definiremmo ancora “paranormali”.Questo termine fu adottato subito in quasi tutti gli ambienti di ricerca e solo negli ultimi 50 anni circa, è stato sostituito dal più noto “parapsicologia”.Il successo del sostantivo “parapsicologia” è direttamente legato agli organismi che ne fecero uso, organizzazioni (ma anche ricercatori autonomi) che incentrarono la ricerca più sulla sperimentazione che sulla semplice osservazione e comprensione del fenomeno.Si passò dunque a puntare su una multidisciplinarità della ricerca, utilissimi furono i contributi di altre materie quali la Fisica, la Chimica, l’Elettronica, la Medicina ed altre ancora essenziali per la “buona ricerca”.Come nasce la Parapsicologia?Se con tale termine si intende far riferimento all’osservazione di fenomeni “anomali”, “paranormali”, allora occorre tornare molto indietro nel tempo, alle narrazioni riportate nei testi sacri di antichi popoli che, spesso in forma romanzata, potrebbero benissimo riferirsi ad eventi oggigiorno oggetto di studio parapsicologico.L’Antico Testamento, la Bibbia, è colmo di fatti che potrebbero essere ricondotti a Chiaroveggenza, Precognizione, Telepatia ecc..Se prendiamo come esempio la vita e la storia di Mosè, descritta nel testo sacro sopra citato, potremmo scorgere descrizioni di “fatti miracolosi” che potrebbero essere rivalutati nell’ottica della parapsicologia.Ad esempio, Mosè nel deserto farebbe scaturire l’acqua dalla pietra toccandola con la sua bacchetta, tutto ciò potrebbe far pensare alla “rabdomanzia” una pratica all’origine della più nota e scientifica (almeno in alcune parti del mondo) “Radioestesia”.Sarebbe stato impossibile per un grande iniziato ai misteri di Osiride possedere simili conoscenze?A mio parere no, ma è solo la mia modesta opinione e come tale vi prego di valutarla.I Profeti, e le loro profezie, hanno da sempre affascinato l’uomo e lasciato un segno profondo nella storia.Molto note erano le profezie degli Oracoli dei templi di Apollo, in Grecia, tra i quali il più importante era probabilmente quello di Delfi.Dalle poche testimonianze pervenuteci in merito a queste profezie, è veramente difficile capire quali potessero essere fondate realmente su una dote paranormale rientrante nella parapsicologia, quale sul caso e quale sull’inganno vero e proprio.Ad esempio una delle note profezie di Delfi fu indirizzata al Re Pirro che all’oracolo si era rivolto per conoscere l’esito della battaglia che avrebbe intrapreso contro i Romani.La risposta fu: “Aio te, Aecida, Romano vincere posse”La particolarità della frase e che potrebbe essere interpretata in due modi differenti:1) Io dico, o figlio di Eco, che tu potrai vincere i romani2) Ti dico, o foglio di Eco, che i romani potranno vincereQuesto si ha per l’effetto della particolare frase in lingua latina e certamente gli oracoli sfruttarono ogni risorsa pur di preservare la loro credibilità ed il loro ruolo.Oltre a queste doti, che potremmo definire come “proprie dell’essere umano”, sono storicamente accertate anche narrazioni di cronache aventi per oggetto le discusse apparizioni spiritiche, le infestazioni di abitazioni ed altre conseguenze attribuite alla presenza dello spirito, o del fantasma come impropriamente ancora oggi si suppone, continuando a cadere in errore interpretativo del fenomeno ed utilizzando un termine del tutto sbagliato.Lasciando la polemica giusto accennata, per adesso, mi pare doveroso citare almeno un esempio di quanto appena dichiarato.Plinio il giovane, 1^ Secolo a. C., fa riferimento ad una casa di Atene presumibilmente infestata nella quale, tra rumori inspiegabili di vario genere, sarebbe stato visto un fantasma durante le ore notturne. Parrebbe che nell’abitazione si fosse consumato un atroce delitto e che proprio a questo fatto fossero riconducibili gli strani eventi.Nel Medioevo non si contano le storie inerenti ad infestazioni diaboliche e manifestazioni del maligno di varia natura, certo come potrete immaginare intrise di fanatismo ideologico, alcune comunque abbastanza interessanti al fine di una sana ricerca.Sempre in questo periodo possiamo rintracciare i principali racconti miracolosi legati alla vita dei Santi, ad esempio basti citare le stigmate di S. Francesco di Assisi, le premonizioni di S. Caterina da Siena, ecc.Più vicini ai nostri giorni sono le profezie di S. Pio da Pietrelcina e le sue stigmate, le levitazioni attribuite a S. Giuseppe da Copertino, tutti fatti che la Parapsicologia studia, ha studiato, potrebbe studiare, con serietà e senza pregiudizio.Come non citare le note profezie del medico francese Michele de Notre-Dame, meglio noto come Nostradamus?Fatti come quelli descritti e moltissimi altri che sarebbe inutile citare, pur appartenenti a ciò che ancora è opportuno e doveroso definire ignoto, vanno al di la dello spiritismo, anche perché proprio sullo spiritismo ancora molti hanno le idee molto confuse, così come sulla ricerca in essere.Molti si autodefiniscono ricercatori, esperti in parapsicologia e spiritismo, senza avere ne le basi teoriche ne le conoscenze pratiche per poter sperimentare seriamente in questo ambito.Il periodo “sperimentale” vero e proprio della “parapsicologia” inizia nel 1700 circa.Nel 1779 è opportuno citare gli studi del medico tedesco Antonio Mesmer sul “Magnetismo Animale”,.Mesmer fondava la sua teoria miscelando studi medici, ricerche Fisiche e conoscenze astronomiche, sostenendo l’esistenza di un’influenza fra i corpi celesti, la Terra ed il corpo umano.Lo studioso sostenne dunque l’esistenza di un non ben specificato “Fluido” in grado di poter accendere i processi di wheels guarigione, se coscientemente indirizzato a tal senso.La procedura operativa sugli “ammalati” si esplicava in una specie di rito che prevedeva luci particolari, suoni ben scelti ed una serie di altre pratiche che nel complesso favorivano l’auto suggestione se non l’autoipnosi, momenti nei quali molte malattie di tipo psichico (ossia legate più all’ipocondria o all’auto convinzione) sarebbero potute realmente guarire.Le commissioni d’esame nominate fecero molti test per tratte le conclusioni sopra riportate e tra gli scienziati che studiarono il caso vi erano studiosi di fama internazionale, basti citare: Beniamino Franklin.Dagli studi di Mesmer partirono importanti ricerche distinte sullo stato di sonnambulismo e, più avanti, sull’ipnotismo, stati nei quali sarebbe possibile, ad alcuni soggetti, acquisire facoltà paranormali quali chiaroveggenza, premonizione ecc..Spostiamoci adesso nel 1840, anno nel quale un importantissimo fisiologo americano: Joseph Rhodes Buchanan, docente in ben quattro facoltà di medicina e scopritore della “Psicometria”, con questo termine si identifica la capacità di poter “misurare” l’anima.Da questa prima scoperta e dai successivi studi, che apportarono numerose pubblicazioni tra le quali cito solo quelle derivanti dagli studi di William Denton, il fenomeno della Psicometria divenne oggetto di studio della parapsicologia.Un anno importantissimo per la storia della ricerca parapsicologica fu il 1848.Fu in quest’anno che presso il villaggio di Hydesville, nei pressi di Rochester (New York), qualcosa sconvolse la vita della famiglia Fox, composta da quattro membri: Padre, Madre e le figlie Margaret di 15 anni e Kate di 11.Nella modesta casa di famiglia si inizio a creare un clima inquieto, soprattutto iniziarono ad essere avvertiti rumori anomali, colpi sulle pareti ed altri suoni ingiustificabili razionalmente.La famiglia interpello gli amici più stretti e visto che soprattutto i colpi (raps) sembravano avere un origine intelligente, su consiglio di un certo Isaac si cercò di farli corrispondere a determinate lettere alfabetiche.Senza saperlo, in quello stesso momento, la famiglia Fox diete origine ad uno dei movimenti più importanti di sempre nella storia della parapsicologia: Lo “Spiritismo”.La tecnica creata, basata sulla corrispondenza tra colpi battuti e lettere, o determinate risposte preimpostate (ad esempio un colpo per SI e due per NO), venne chiamata “Tiptologia”.Il 31 Marzo del 1948 è una data che sarà tramandata alla storia come giorno nel quale, la prima entità spiritica o spirito di un uomo defunto, avrebbe comunicato all’uomo tramite ciò che potremmo definire la prima seduta spiritica mai effettuata.L’entità disse di chiamarsi Charles Ryan, affermò di essere stato vittima di omicidio e di essere stato sepolto in quella stessa casa 5 anni prima.La famiglia Fox effettuò alcune ricerche al fine di verificare le informazioni ottenute e con gran stupore venne rinvenuto lo scheletro di un uomo sepolto proprio sotto l’abitazione.La notizia fece prima il giro dello stato, poi si allargò a macchia d’olio tanto che l’interesse suscitato costrinse la famiglia Fox a traslocare in una nuova abitazione al fine di ritrovare un po’ di serenità.La domanda che io mi pongo in merito a questa affascinante storia, supponendo che la famiglia ed i presenti fossero all’oscuro dell’esistenza dello scheletro, è la seguente:Potrebbe essere stata una terza entità a manifestarsi con un nome di fantasia e rivelare la presenza delle ossa umane per un motivo a noi ignoto?In pratica nessuno potrebbe garantire che l’essere manifestatosi fosse lo spirito del defunto rinvenuto successivamente, per quanto le coincidenze potrebbero indirizzare a tale, troppo semplice, conclusione.Lo spiritismo ebbe, da questo momento, strada fertile ed il movimento si estese in differenti parti del mondo, anche in Europa, dove però si erano già condotti numerosi esperimenti sui “medium”.Uno dei principali studiosi in quest’ambito fu il Dott. Justinus Kerner che prese in esame diverse “medium” tra le quali Mary Jane, sua domestica che manifestò doti sorprendenti in stato di ipnosi o semi coscienza.I medium erano in grado di provocare differenti fenomeni molto interessanti nell’ambito dello studio parapsicologico:Apporti ed Asporti;TelescritturaVoci diretteSuoni di strumenti musicali senza che vi fosse contatto umano ecc..Tutti episodi fatti risalire all’azione di un entità spiritica che, richiamata e sostenuta dalle doti paranormali del medium, potesse operare liberamente o quasi nella nostra realtà.Queste ricerche, legate alla presunta esistenza di entità spiritiche e di notevole interesse nell’ambito parapsicologico, culminarono con la creazione di un movimento spiritista di cui Hippolyte Lèon Denizard-Rivail, noto oggi in tutto il mondo con il suo pseudonimo Allan Kardec, potrebbe essere considerato il padre fondatore.Nel 1857, Allan Kardec scrisse il suo libro più importante, un vero e proprio capolavoro che riscosse interesse e successo in tutto il mondo, tradotto in diverse lingue ed ancora oggi oggetto di ristampe: “Livres des Esprits”.Questo volume (Libro degli Spiriti), secondo l’autore fu scritto interamente sotto la dettatura di entità spiritiche, ovviamente invisibili ed ancora oggi è considerato il “testo sacro” della fede spiritista.Kardec scrisse anche altri libri tra i quali cito solo il “Livre des Mèdium” (Libro dei Medium) datato 1861.Dallo spiritismo trassero origine studi molto seri, basati proprio sul novello concetto fondato sulla presunta esistenza di entità spiritiche e soggetti aventi un qualche maggiore contatto con questi “esseri”.Professori di chiara fama, come A. de Gasperin e M. Thury (professore di Fisica presso la facoltà di Ginevra) si dimostrarono interessati ai fenomeni legati direttamente alla “seduta spiritica”.Nel 1860, un importantissimo scienziato, William Crookes (Scoperta del Tallio – Scoperta del tubo catodico per i raggi X) intraprese una serie di esperimenti scientifici su soggetti apparentemente dotati di capacità medianica, al fine di studiarne le dinamiche e giungere ad una conclusione logica in merito.Questo illustre ricercatore fu propenso a confermare molti eventi di presunta origine paranormale, come l’apporto o l’asporto di oggetti, la perdita improvvisa ed inspiegabile del peso della materia (in stage e rare circostanze) e soprattutto, lavorando con la medium Florence Chook, la formazione (materializzazione) di un essere femminile di cui si conservano alcune fotografie.William Crookes si dichiarò più volte certo della genuinità dei fenomeni ma venne sempre criticato dal mondo accademico, come al solito troppo chiuso per poter anche solo accettare l’ipotesi dell’esistenza di taluni fenomeni.Fortunatamente la grande importanza di Crookes, dovuta alle sue ricerche e scoperte scientifiche, preservarono lo stesso dall’ingiuria, come invece toccò ad altri suoi colleghi meno fortunati.Il 20 Febbraio del 1882 prendeva vita la già citata S.P.R. (Society for Psichical Research) i cui membri erano quasi tutti professori o studiosi di chiara fama, basti citare Henry Sidgwick (Università di Cambridge, F. W. Myers (grecista presso la stessa Università), ed altri professori dotti in differenti materie.Nel 1884 nbasceva in America la gemella A.S.P.R. (aAmerican Society for Psichical Research), Anch’essa meritevole di stima per via dell’importanza dei membri su cui poteva contare.Le due società furono promotrici di numerosi studi ed inchieste pubbliche che portarono a deduzioni di notevole interesse nell’Ambito della Parapsicologia.Nel campo dello studio sui fenomeni fisici prodotti dai medium, occorre citare quelli condotti sulla medium italiana Eusapia Paladino nel 1890.Questa donna riusci ad attirare su di se l’attenzione dei maggiori esperti di tutto il mondo, per la varietà dei fenomeni prodotti e la nitidezza con cui gli stessi si manifestavano.Levitazioni, Telecinesi, Ectoplasime, tutto questo fece discutere non poco gli esperti che si occuparono del suo caso, tra i quali Myers, Aksakov, Richet ed altri illustri personaggi.Un’altra data da ricordare è il 1918, anno in cui fu fondato a Parigi l’Institut Mètapsychique International, dall’idea di Gustave Galey ed Eugène Osty.Gli studi di questa istituzione portarono, nel 1922, ben 34 illustri studiosi (docenti universitari, medici ed altre importanti personalità) a firmare un documento da essi redatto, nel quale si dichiarava che i fenomeni telecinetici osservati dall’Istituto, erano indiscutibilmente reali.Nello stesso anno nasceva un opera importantissima di Charles Richet: Traité de Mètapsychique.Le ricerche di quest’ultimo spaziavano in ogni campo di questa ricerca, è doveroso citare il suo interessantissimo studio condotto sulla sensitiva Lèonie, caso studiato in collaborazione con Pierre Janet, allora ritenuto tra i migliori neuropsichiatri del mondo ed in tutto il mondo stimato.Non si può parlare di parapsicologia senza citare Joseph Banks Rhine.Questo studioso, nel suo laboratorio di psicologia presso l’università di Duke a Durham (North Carolina USA), cercava di dimostrare la veridicità della percezione extrasensoriale, utilizzando un metodo tanto semplice quanto geniale.Il metodo Rhine si basava sull’utilizzo di strumenti basilari, le carte da gioco, già sperimentato con alcune varianti da altri illustri ricercatori (Ch. Richet o W. Barrett), la novità era determinata dall’applicazione del calcolo statistico che poteva dimostrare matematicamente la non casualità del fatto.Rhine introdusse anche delle carte particolari dette “Carte Zener” (ideate dal suo collaboratore Dott. Carl Zener) o Carte ESP (Exra Sensory Perception).Nel 1942, Rhine ed i suoi collaboratori (Roll, Pratt, Pearce, Greenwood, Stuart) applicarono metodi matematici per controllare le affermazioni inerenti la presunta capacità della mente umana di spostare oggetti materiali.Fu in questa occasione che i ricercatori sopra citati coniarono il termine “Psicocinesi” (PK)Da quanto detto si evince un interesse sano verso il campo di studi descritto e, l’intenzione di fornire un metodo di ricerca che potesse portare a considerazioni discutibili in ambito accademico, ossia in un ambiente poco incline a discutere dati ottenuti senza una precisa metodica scientifica.Molti vorrebbero far apparire il ghost hunting come un ramo delle scienze parapsicologiche, fornendogli una valenza scientifica, purtroppo per molti gruppi oggi questa non è una realtà.Lungi da me voler accusare qualcuno, come invece è stato inteso, o meglio dire frainteso, qualche altro mio intervento.Il ghost hunting potrebbe realmente diventare una scienza?Certo che potrebbe.Quanti sono disposti ad accettare la critica e a migliorarsi, avvicinandosi così ad altri livelli di ricerca?Pochi o nessuno.Molti team si affidano ai medium per operare le loro ricerche. Nulla in contrario, anzi potrebbe realmente giovare ed io stesso mi sono rapportato con diversi medium nel corso degli anni.Il problema è che il primo studio da condurre non dovrebbe essere con il medium a sul medium, solo dopo aver raccolto prove sufficienti sulla sua capacità “medianica” potremmo cercare di capire, ad esempio:1) Da quanti anni la capacità è attiva2) Quali parti del cervello sono attive durante il fenomeno medianico3) Quali sostanze potrebbero manifestarsi nell’ambiente entro il quale il medium opera4) Quali frequenze uditive riesce a percepire il medium5) come apparirebbe il medium in fase attiva alla fotografia UV, IR, TERMICA ecc..Questi dati, oltre che a fornire una protezione al medium stesso in caso di dibattito, sono utili a comprendere i meccanismi alla wiring della medianità, questo poiché ci troviamo di fronte a 2 possibilità1) Tutti sono medium ma pochi lo sono coscientemente2) Il medium è diverso dal comune essere umano a livello bio-fisico.Alla prima ipotesi occorrerebbe mettere a punto una ricerca storica sul soggetto, al fine di capire cosa abbia potuto “accendere” la medianità e perché (spesso avviene a seguito di un forte trauma). Se si scoprissero le rationalization scatenanti, si potrebbe stimolare la facoltà anche in un soggetto X neutro.Alla seconda ipotesi invece si dovrebbe rispondere con uno studio atto a comprendere se l’eventuale mutazione in atto sia la naturale evoluzione della specie o un alterazione dovuta a fattori X.Quanti ghost hunters fanno studi del genere?Quanti si affidano semplicemente al presunto medium senza neppure cercare di comprenderne la natura?I miei sono suggerimenti e non critiche, ci tengo a ribadirlo, poiché è troppo semplice nascondersi dietro ad affermazioni del tipo:“Bisogna crederci”, certo che bisogna crederci ma bisogna pure capirci qualcosa a mio avviso.Uno degli errori principali dei ghost hunters, e badate che non voglio generalizzare ma è innegabile che l’80% dei gruppi non è in grado di mantenere una linea concreta ed incentrata alla comprensione e non solo alla “cattura” del fenomeno, è il mantenere un metodo standard in relazione ad un numero X di casi da studiare.Esempio banale.Perchè si utilizzano i rilevatori di campi elettromagnetici?Senza prenderci in giro, si utilizzano perchè si crede che l’entità x sia formata o circondata da capo elettromagnetico rilevabile con il rilevatore.Ma quali e quante entità potrebbero essere soggette a questa caratteristica?Ipotizziamo che esistano solo 100 tipi di entità differenti, se solo 5 di esse rispondessero positivamente all’esame con il rilevatore saremmo comunque ad un punto moro, poiché altre 95 entità differenti potrebbero essere ad 1 metro da noi a farci le pernacchie, senza che noi possiamo rendercene conto.Ciò potrebbe essere rapportato ad ogni strumento, poiché occorrerebbe invece comprendere la natura del fenomeno e creare strumentazione idonea a differenti possibili esseri.In pratica catalogare, studiare ogni singolo ipotetico essere catalogato, sulla wiring dell’osservazione, cercare di determinare la natura bio-fisica dell’entità, creare lo strumento più idoneo.Considerando sempre il limite multidimensionale, ossia la possibilità di registrare l’azione “spiritica” relativamente al suo palesarsi nella nostra stessa dimensione, per un arco temporale X.fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in Mistero Esopsicologia scrivi un commento 9 luglio 2018 1 09 /07 /luglio /2018 22:08 E' ufficiale: noi umani abbiamo dato inizio ad una nuova epoca geologica – l'Antropocene. Chi avrebbe mai pensato che solo una specie fra milioni di altre sarebbe stata capace di una tale realizzazione? Aspettiamo però a fare scorta di bomboniere. Dopotutto, l'Antropocene potrebbe essere piuttosto desolante. La ragione per cui la nostra epoca ha acquisito un nuovo nome è che i geologi del futuro saranno in grado di rilevare una discontinuità rilevante negli strati rocciosi che documentano la nostra piccola fetta di tempo nella ricostruzione di miliardi di anni della Terra.Questa discontinuità sarà riconducibile alla presenza umana. Pensate al cambiamento climatico, all'acidificazione dell'oceano e all'estinzione di massa. Benvenuti nell'Antropocene: un mondo che potrebbe presentare poco in termini di vita multicellulare oceanica oltre alle meduse e un mondo i cui continenti potrebbero essere dominati da poche specie generiche in grado di occupare rapidamente nuove nicchie temporanee man mano che gli habitat si degradano (vengono in mente ratti, corvi e scarafaggi). Noi umani abbiamo dato inizio all'Antropocene e lo abbiamo orgogliosamente battezzato da soli, eppure ironicamente potremmo non esserci per goderci la gran parte di esso. La catena di impatti che abbiamo iniziato potrebbe potenzialmente durare milioni di anni, ma sapere se ci sopravviveranno geologi umani per ricostruirla e commentarla è un tirare a sorte. Per essere sicuri, ci sono persone che celebrano l'Antropocene che credono che siamo solo all'inizio e che gli umani possono e daranno deliberatamente, intelligentemente e durevolmente forma a questa nuova epoca. Mark Lynas, autore di La Specie di Dio, asserisce che l'Antropocene richiederà a tutti noi di pensare ed agire in modo diverso, ma che popolazione, consumo ed economia possono continuare a crescere nonostante i cambiamenti del sistema terrestre. Stewart Brand dice che potremmo non avere più una scelta in quanto al rifare completamente il mondo naturale; per lui “Abbiamo solo la scelta di fare un buon terraforming. E' questo il progetto verde di questo secolo”. Nel loro libro Ama il tuo mostro: post-ambientalismo e Antropocene, Michael Schellenberger e Ted Nordhaus del Breakthrough Institute dicono che possiamo creare un mondo in cui 10 miliardi di umani raggiungono un standard di vita che permette loro di perseguire i propri sogni, anche se questo sarà possibile soltanto se abbracciamo crescita, modernizzazione e innovazione tecnologica. Analogamente, Emma Marris (che ammette di non aver mai trascorso del tempo nella natura), sostiene in Giardino turbolento: salvare la natura in un mondo post selvaggio che la natura selvaggia è persa per sempre, che ci dovremmo tutti abituare all'idea dell'ambiente come costruito dall'uomo e che questo è potenzialmente una cosa buona.L'Antropocene è il culmine della follia umana o l'inizio della divinità umana? L'epoca emergente sarà esaurita e post apocalittica o sarà arredata con gusto da generazioni di ingegneri dell'ecosistema esperti di tecnologia? I filosofi ambientali attualmente sono impegnati in quello che risulta essere un dibattito acceso sui limiti dell'opera umana. Quella discussione è particolarmente coinvolgente perché... riguarda noi! parte 1   Leggi i commenti Repost 0 Published by conte rovescio - in alieni e cose del nostro mondo Curiosita' Mistero catastrofico scrivi un commento 4 giugno 2018 1 04 /06 /giugno /2018 21:50 L'arte dionisiaca. Tracce di ibridi Sempre più spesso nelle ultime decadi - ma come basso ostinato per tutta la storia dell'arte - piccoli mostri o ibridi uomo-animale hanno occupato tele, sono fuori usciti dalla materia degli scultori, hanno raggiunto la videoarte, sono stati immortalati dalla fotografia. Un mondo fantastico e favolistico che, scacciato dalle società odierne e nascondendosi nei boschi, pretende oggi, a ragione, una sua ricollocazione. Ma perché, un mondo che insegue la bellezza e ha fatto del suo cavallo di battaglia in onore alla civiltà la lontananza dell'uomo dalla sua natura animale, dovrebbe partorire invece, come una serpe in seno, il suo esatto opposto? Cercheremo di scoprirlo e affronteremo anche la scoperta di un'arte devota, consacrata, forse inconsapevolmente, alle istanze dionisiache. Risponderemo alle domande: perché ibridi? Da dove arrivano? Cosa significano? Quale messaggio nasconde questo tipo d'arte? Quale percorso nel panorama della storia delle arti? Cominciamo dunque il viaggio alla scoperta dell'arte dionisiaca e della conseguente profezia dell'uomo nuovo. La Grecia. Preludio e coda Nella mitologia greca – civiltà che ci ha fondati e ci ha impartito le migliori lezioni, che ci portiamo dentro, inconapevolmente, nel nostro dna -, gli ibridi uomo-animale incarnano spesso concetti legati al pericolo, alla sfida e alla morte. In passato si trattava per lo più di figure femminili (sfingi, meduse, sirene), dalla bellezza pericolosa, in grado di sedurre e uccidere. Il loro potere consisteva nel melodioso e letale canto, e venivano raffigurate con il corpo di uccello e il volto da donna. Nelle epoche successive si sono trasformate diventando con corpo da donna e coda, o postlude di pesce, incarnando universalmente il simbolo della seduzione e del fascino femminile. Legate alla conoscenza e al mistero della vita e della morte, in età moderna, il fascino di queste creature esplose in ambito simbolista, con la creazione del mito della femme fatale: la donna la cui doppia natura ammalia e distrugge, e sopravvive fino ai nostri giorni, interpretato da artisti di tutte le epoche, da Max Klinger a Paul Delvaux; da Gustav Moreau, Dante Gabriel Rossetti e Kiki Smith fino alla parodia di Jeff Koons.Accanto a questa galleria di icon femminili, una quadreria di figure maschili come il Minotauro, i Satiri dionisiaci, le creature mitologiche, con corpo maschile e testa di toro, incarnano fin dall'antichità concetti legati all'istintualità, alla violenza, all'erotismo. Per il suo rimando all'istinto, la figura del mostro di Creta si è sposata perfettamente con la poetica surrealista prima e contemporanea poi, volta all'affermazione del potere dell'inconscio, in quanto i Satiri e i Centauri e tutto il corteo dionisiaco, non stanno né coi mortali né con gli dei immortali, ma vivono in una sorta di interregno tra quello umano e quello divino. L'idea di un'umanità pre-umana, o para-umana, abitata dagli dei dell'Olimpo e da icon fantastiche si associa all'ideale di un stato di natura assoluto. Una zona mitica che sta al di qua e al di là di ogni "disagio della civiltà", un'altra realtà che ci accompagna, un'alterità appunto. Sono i tempi di una sessualità violenta e non censurata, dell'erotismo sfrenato, della gioia festosa dell'ebbrezza. Della danza, della musica, ma anche della violenza ferina, non mitigata, selvaggia. Sono anche i mondi della contemplazione dell'armonia arcadica, condizione cui gli uomini aspireranno quale assoluto da raggiungere. L'Arcadia, quindi, è un luogo dell'immaginario ma anche una condizione dello spirito. E se è vero che, come diceva Panofsky, anche nell'Arcadia c'è la morte, si tratterà di una morte accettata come un evento naturale, culmine di un'esistenza ciclica perché mitica. Infine, il ruolo dell'uomo-animale, come essere legato alla divinità o dotato di facoltà superiori, fa si che nella mitologia greca, il centauro Chirone sia un essere civilizzato. E' amico degli uomini ed è maestro di eroi e dei, infatti uno dei suoi compiti è quello della formazione di Achille. Qui, Chirone rappresenta l'ibrido mitico dotato di una saggezza superiore, e qui diviene metafora per una critica sociale, punto nevralgico e significato dell'arte dionisiaca. E sotto questa luce lo hanno visto artisti quali Gustave Moreau, Jacob Jordaens e Jacek Malczeski, in cui l'ibrido è dotato di una creatività che all'uomo/artista è sconosciuta. Proprio nell'opera di Malczewski, infatti, il satiro sussurra all'orecchio del suonatore la "nota sconosciuta", un segreto magico, mostrando il suo legame con le forze divine. Perché allora, concordando con Aby Waburg, l'uomo dovrebbe collocarsi al di sopra degli animali? Gli uomini sono soltanto capaci di fare qualcosa, mentre l'animale è capace di esprimere ciò che è, in modo naturale. giovanni bertucciofonte Repost 0 Published by conte rovescio - in Mistero Curiosita' mistero scrivi un commento 2 giugno 2018 6 02 /06 /giugno /2018 23:03 Laura Eisenhower confessò: Gli alieni governano il pianeta Le dichiarazioni rilasciate da Laura Eisenhower, pronipote del grande Ike Eisenhower, il generale che fu anche il 34° presidente degli Stati Uniti d’America dal 1953 al 1961. Egli è indicato, da molti ufologi mondiali, come colui che ebbe il primo contatto ufficiale (ma allo stesso tempo segreto) con una presunta razza aliena in visita sul nostro pianeta. Secondo alcune fonti, l’incontro tra Eisenhower e la delegazione extraterrestre avvenne nel 1954 presso la wiring militare di Muroc Fields (oggi ridenominata Edwards Air Force Base), situata nel deserto della California.Laura Eisenhower“E’ tempo che I segreti del contatto tra il governo americano e gli alieni vengano rivelati. Sì, è vero, gli Stati Uniti sono in contatto con gli extraterrestri e sanno che alcuni avvistamenti di UFO hanno un’origine aliena. Come suggerisce il mio cognome io sono la pronipote del presidente Dwight D. Eisenhower e debbo dire fin d’ora che sono quasi certa che Ike fosse a conoscenza che alcuni alieni visitano il nostro pianeta. In tanti modi, questo è ovvio. Si dice che Marnie, la mia bisnonna ed ex first lady, confidò qualcosa sull’argomento al padre del noto ufologo Ed Grimsley. Il complesso militare-industriale ha prosperato nella segretezza ed è probabile che ogni rivelazione che sarà fatta sull’argomento UFO sarà manipolata in modo di mantenere segreti i motivi per i quali questo argomento è stato celato per molto tempo, alle nostre spalle."In un programma televisivo Obama scherza, ma poi diventa serio (Non posso parlare, nessuno può farlo, sono argomenti delicati)I Clinton parlano tutt'ora, Hilary afferma (Se salgo al governo, farò chiarezza sulle razze aliene e l'area 51)Difficile smentire ora, anche il vaticano e il papa stesso afferma che nell'universo esistono altre razze, come sulla terra, esistono altre razze, e i siti governativi hanno deciso di dare la possibilità agli esseri umani, di leggere i più importanti file della CIA, militari e governativi... Su eventi confermati e irrisolti!Come il file che vi allego, che parla liberamente di alcune tecnologie Aliene, discusse dal governo insieme ad enti militari! Come potete notare dal link, il sito è ufficiale www.nsa.govQui trovate il file completo!https://www.nsa.gov/public_info/_files/ufo/ufo_advanced_technology.pdf  Repost 0 Published by conte rovescio - in alieni e cose del nostro mondo Mistero scrivi un commento 24 maggio 2018 4 24 /05 /maggio /2018 22:24 Multiverso e Viaggi Interdimensionali 2 La Teoria del Multiverso.In fisica moderna il multiverso è un'ipotesi che postula l'esistenza di universi coesistenti e alternativi al di fuori del nostro spaziotempo, spesso denominati dimensioni parallele; è la possibile conseguenza di alcune teorie scientifiche, specialmente la teoria delle stringhe e quella delle bolle ('inflazione caotica').Il termine fu coniato nel 1895 dallo scrittore e psicologo americano William James. Il concetto di universi paralleli fu in seguito ripreso dallo scrittore statunitense Murray Leinster nel 1934, e in seguito da molti altri, come Jorge Luis Borges, divenendo un classico della fantascienza.Dal punto di vista filosofico, l'ipotesi è antica. Fu posta come pluralità dei mondi simili alla Terra già dagli atomisti greci, e trovò vigore nella scoperta della grandezza dell'universo, che secondo la scienza post-copernicana conterrebbe miliardi di galassie. Un precursore dell'idea moderna di multiverso è il filosofo rinascimentale Giordano Bruno.Scetticismo della Comunità Scientifica.L'ipotesi è fonte di disaccordo nella comunità dei fisici ortodossi, che la collocano nella scienza di confine. Alcuni dissentono e affermano che la teoria dovrebbe essere oggetto di appropriati studi scientifici per essere validata. Per costoro la questione è più filosofica che scientifica, ed addirittura dannosa per la fisica teorica. Altri la etichettano come pseudoscienza, essendo una pura speculazione teorica non confermata da dati o evidenze sperimentali e non essendo confermabili sperimentalmente nemmeno le teorie dalle quali deriva.Tuttavia, un nutrito insieme di fisici 'non allineati' prosegue a studiare l'ipotesi dell'esistenza del multiverso.Dal punto di vista accademico il concetto di multiverso fu proposto in modo rigoroso per la prima volta dal fisico Hugh Everett III nel 1957 nell'interpretazione a 'molti mondi' della meccanica quantisticaSpazio Tempo Piatto.Altre teorie fondano le loro basi sul presupposto che lo spazio-tempo non sia affatto di forma sferica, o 'a ciambella', ma sia piatto. Se lo spazio-tempo si estendesse in piano all'infinito, allora ad un certo punto si verificherebbe un processo di ripetizione, in quanto non possono esistere combinazioni infinite di particelle da poter essere disposte nello spazio e nel tempo.Quindi spostandoci abbastanza lontano nello spazio-tempo potremmo incontrare un'altra versione di noi; in realtà, infinite versioni di noi. Alcune di esse starebbero facendo esattamente quello che stiamo facendo noi in questo momento; altre indosserebbero abiti diversi, ed altri ancora sarebbero già morti, oppure avrebbero vissuto vite del tutto diverse rispetto alle nostre.Relazione con i Casi Esaminati.Alla luce di tale ipotesi, come giudicare casi come quello della signorina Garcia, o dell'uomo di Taured?Sebbene a prima vista appaiano simili, in realtà rappresentano due variazioni molto sostanziali sul tema dei salti dimensionali. Mentre nel primo caso a compiere il salto dimensionale sarebbe stato il lato incorporeo della protagonista (la sua mente, la sua coscienza), la dinamica degli eventi che avrebbero coinvolto il sedicente uomo di Taured suggerisce un salto dimensionale 'integrale' che avrebbe coinvolto sia il corpo che la mente del soggetto.Nel caso 'Garcia' l'esperienza potrebbe essere spiegata con l'esistenza di una componente incorporea che sia comune ad ogni versione della stessa persona 'replicata' nei numerosi universi paralleli. Come un gigantesco dado multi-sfaccettato che operi indipendentemente in relazione alle varie 'repliche' della stessa persona. In tal caso basterebbe che per una qualche ragione il 'dado' compia un piccolo 'slittamento di posizione' affinché le varie facce cessino di combaciare alle rispettive manifestazioni fisiche per andare ad abbinarsi alle manifestazioni esistenti nella realtà parallela più attigua.Teoricamente simili micro-variazioni potrebbero essere all'ordine del giorno per chiunque, ma essere avvertite molto raramente, ed in questi casi essere standardize ad esperienze note, razionalizzate e normalizzate in funzione delle proprie convinzioni. Alcune di quelle che etichettiamo come 'dimenticanze' - ad esempio - potrebbero avere a che fare con dette micro-variazioni. Lo 'slittamento' passerebbe inosservato nella maggior parte dei casi, eccetto quando un dettaglio su cui avevamo focalizzato la nostra attenzione rientri nel limitato insieme delle variazioni causate dallo 'slittamento.'Ma cosa accadrebbe le rare volte in cui per qualsiasi motivo un simile 'slittamento' compiesse un movimento più ampio del normale? A seconda che la variazione abbia modificato elementi oggettivi oppure soggettivi della realtà, potremmo percepire la cosa come una repentina ed inspiegabile mutazione dell'ambiente che ci circonda (variazioni oggettive), oppure accadrebbe ciò che afferma di aver sperimentando la Garcia (variazioni soggettive). E per una sorta di 'effetto domino' ogni manifestazione fisica di quella stessa persona in ognuno degli universi paralleli in cui fosse vivente, si troverebbe a sperimentare un'esperienza analoga. Anche le sensazioni del 'deja vu' e del 'jamais vu' troverebbero una semplice spiegazione se esaminate alla luce dell'ipotesi appena illustrata. Così come le esperienze di 'vita parallela' che sperimentiamo durante i sogni.Nel caso dell'uomo di Taured, invece, ci troviamo di fronte ad un personaggio trasportato fisicamente, di peso, da una dimensione all'altra, compresi i documenti e tutto ciò che aveva indosso. L'esperienza qui potrebbe spiegarsi con l'esistenza dei cosiddetti 'portali dimensionali' o 'stargate', icon teoriche arcinote in quanto elementi narrativi di molte storie di occultismo e fantascienza.In campo scientifico l'esistenza degli stargate è ancora tutta da dimostrare. La scienza ortodossa sta iniziando a prendere in considerazione la possibilità che esistano stargate al'interno di una stessa dimensione, come delle 'autostrade cosmiche' le quali consentirebbero di coprire la distanza tra due lontani punti nel cosmo a velocità molto elevate.Nell'ambito della scienza di confine, lo storico e ricercatore scientifico Nassim Haramein, filosofo e leader del Progetto di Risonanza, noto per la sua Teoria della Grande Unificazione di Campo, asserisce che le macchie solari sarebbero in realtà piccoli buchi neri di durata variabile, corrispondenti a 'finestre' spazio temporali, delle sorte di stargate mediante cui si potrebbe viaggiare attraverso mondi e dimensioni sconosciuti all’uomo.L'occultismo non lesina riferimenti più o meno velati all'apertura di portali dimensionali ottenuta mediante la pratica di rituali e magia. Ecco un piccolo estratto da un articolo su Aleister Crowley."Tramite le “chiamate Enochiane” il Dr. John Dee ed il suo 'scrutatore', Edward Kelly, ebbero, più di un secolo prima, i loro strani incontri con quelli che definirono 'piccoli uomini', che si muovevano all'interno di 'una piccola nuvola fiammeggiante.'Il favorevole risultato magico ottenuto da Crowley in questa operazione lascia pensare che, con la magia rituale, egli aprì intenzionalmente un portale di ingresso che permise alle entità LAM, come ad altre entità, un accesso al piano della Terra."Mondo Virtuale.Uno dei dibattiti più accesi ed interessanti inerenti il mondo della fisica riguarda il ruolo della matematica nella nostra realtà. In parole povere si discute se la matematica sia solo un prodotto della logica umana, utilizzato come qualsiasi strumento utile a descrivere l'universo, o se al contrario la realtà che percepiamo sia fatta di matematica, e le nostre osservazioni dell'universo siano solo immagini imperfette della sua vera natura, alla quale ci approcciamo attraverso la captazione delle sue emanazioni (frequenze) che poi il nostro strumento di decodificazione trasforma nella realtà come la percepiamo. Se questa teoria, di cui abbiamo discusso in questo post, fosse corretta, allora secondo i principi della meccanica quantistica sarebbe ipotizzabile che la particolare struttura matematica che crea il nostro universo non debba necessariamente essere l'unica opzione, e che potrebbero coesistere tanti universi paralleli quante sono le strutture matematiche capaci di dare vita ad un universo.Multiverso e 'Perfetto Accordo' del Cosmo.Per concludere questo excursus, notiamo come l’esistenza di universi paralleli potrebbe costituire una possibile spiegazione del misterioso fine-tuning ('perfetto accordo') cosmologico che ha consentito la nascita della vita. Il nostro universo presenta infatti alcune costanti di natura che sono perfettamente accordate per consentire l’esistenza della vita, una cui anche infinitesimale variazione l’avrebbe resa impossibile. Alcuni scienziati suppongono perciò che esistano innumerevoli universi governati da leggi fisiche diverse, e che solo una minima percentuale di essi (tra cui il nostro) sia in grado di ospitare esseri viventi.In alternativa agli universi paralleli altre spiegazioni in merito al fenomeno del 'perfetto accordo' sono la coincidenza fortuita o il progetto intelligente (creazione). fonte Repost 0 Published by conte rovescio - in alieni e cose del nostro mondo mistero Esopsicologia scrivi un commento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 > >>  FORUM   Cerca Cerca   VIDEO IN EVIDENZA http://www.loguardoconte.info/video/esperimenti-umani-condotti-da-alieni-154833/   Archivi Settembre 2018 (5) Agosto 2018 (5) Luglio 2018 (9) Giugno 2018 (7) Maggio 2018 (10) Aprile 2018 (9) Marzo 2018 (8) Febbraio 2018 (5) Gennaio 2018 (4) Dicembre 2017 (6) Novembre 2017 (8) Ottobre 2017 (7) Settembre 2017 (12) Agosto 2017 (4) Luglio 2017 (7) Giugno 2017 (9) Maggio 2017 (11) Aprile 2017 (10) Marzo 2017 (11) Febbraio 2017 (6) Gennaio 2017 (5)   Testo Libero   Articoli Recenti Il pianeta Sedna Cloni, walk-In, ibridi, reincarnati: le mille facce dell'alieno sulla terra La truffa della polizia postale via telefono KA TAN LA TERRA DEGLI ANTICHI DEI ANUNNAKI La specie Denisova La Terra venne governata da una corsa interplanetaria nota come “Arconti” I vermi a scaglie nelle spiagge di Olbia Il giglio di mare UFO con un 'messaggio alieno' ritrovato dopo 60 anni in un museo Morire di caldo sarà una realtà per il 30% della popolazione     Categorie alieni e cose del nostro mondo (509) Curiosita' (492) astronomia (414) Mistero (398) catastrofico (272) Cronaca (261) documenti importanti (229) attualita' (226) Esopsicologia (146) il nostro pianeta (141) fantasia o pazzia (138) hi-tech e scienze (116) Archeologia (90) meteo -haarp -terremoti -inondazioni e vulcani (79) profetiche (65) fake-video foto ufologici e non (64) News (58) angeologia e demonologia (48) mitologia (47) FILM e CARTONI ANIMATI CULT (45) notizie brevi (33) velivoli speciali militari (29) SAGRE E FESTE IMPORTANTI (27) SPORT (26) Avvistamenti (25) virus informatici (24) LIBRI CONSIGLIATI (22) IL MARE (21) Razze aliene (17) nuvole: tipologie e strutture (13) notizie orrende (6) guadagno su internet (4) mistero (4) video (4) FOTO E IMMAGINI DA SCOPRIRE (2) premorte (2) profezie (2) guadagno internet (1) ibrido, (1) occhi gatto, (1)   IL CONTE E IL DUCA                Link   Seguici Seguimi su Facebook Seguimi su Twitter Iscriviti al feed RSS   sonoconte Vedere il profilo di conte rovescio sul portale blog Overblog Crea un blog gratis su Overblog Top posts Contatti Report vituperate Condizioni generali d'utilizzo. 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